Cassa forense. Iniziati i lavori della XI Conferenza

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Cassa forense. Iniziati i lavori della XI Conferenza

E’ iniziata, a Rimini, presso il Palacongressi, la XI Conferenza nazionale indetta dalla Cassa nazionale di previdenza ed assistenza forense (24-26 settembre 2015).

Ricco il programma della prima giornata dei lavori, avviata con la presentazione di un’indagine del Censis con il “1° Rapporto sull’avvocatura italiana” e poi proseguita con una tavola rotonda, ampiamente partecipata dai vertici delle istituzioni e delle associazioni forensi, dal titolo "Come cambia la professione dell'avvocato", a seguito della quale è stata realizzata una corposa intervista al Guardasigilli, Andrea Orlando, presente all’appuntamento.

Rapporto Censis sugli avvocati italiani

Dai dati del Rapporto - commissionato da Cassa forense e che si concluderà il 15 ottobre – è emersa, in primo luogo, la difficoltà dell’avvocatura di fronte agli effetti della profonda crisi economica degli ultimi anni.

Sulla base dell’anteprima dei risultati, infatti, si è potuto rilevare che solo il 30% degli avvocati ha mantenuto stabile il fatturato dell’ultimo biennio, mentre per il 44% lo stesso è diminuito e solo il 25% dei legali ha invece assistito ad un incremento.

E proprio in considerazione di questa situazione il Presidente della Cassa forense, Nunzio Luciano, commentando i dati, ha evidenziato l’importanza del nuovo regolamento varato dall’ente di previdenza sull’assistenza, come strumento per aiutare soprattutto le categorie più deboli, i giovani e le donne.

Sempre dai risultati dell’indagine, è emerso che altri due elementi peserebbero sugli avvocati: la digitalizzazione e la formazione; su tale ultimo aspetto, in particolare, Luciano ha sottolineato il significativo percorso intrapreso dalla Cassa forense che verrà potenziato sempre più nel futuro.

Tavola rotonda sul cambiamento della professione forense

A seguire, i rappresentanti delle principali istituzioni e associazioni forensi - Nunzio Luciano per la Cassa Forense, Andrea Mascherin per il Consiglio Nazionale Forense, Mirella Casiello per l’Organismo Unitario dell'Avvocatura, Nicoletta Giorgi per l’Associazione Italiana Giovani Avvocati, Luigi Pansini per l’Associazione Nazionale Forense, Renzo Menoni per l’Unione Camere Civili, Maurizio De Tilla, per l’Associazione Nazionale Avvocati Italiani - hanno tenuto una tavola rotonda focalizzata proprio sul tema del cambiamento della professione dell’avvocato.

L’intervento del Guardasigilli

A seguire, l’intervista del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è stata dapprima focalizzata sull’illustrazione delle riforme già realizzate (il tribunale delle imprese, la responsabilità civile dei magistrati, le norme contro la criminalità economica), di quelle ancora da realizzare e di quelle in corso di realizzazione.

Rispetto a queste ultime, il Guardasigilli ha manifestato la particolare sensibilità del Governo per quel che riguarda la revisione del processo penale e delle intercettazioni e l’esigenza da questi espressa di rendere pubbliche le intercettazioni solo se ciò non limiti il diritto costituzionale di riservatezza, “nella tutela dell’interesse di carattere collettivo come garantito dalla Costituzione”. In proposito, è stato sottolineato come la scelta dello strumento del decreto delegato sia stata privilegiata proprio per consentire, sul tema, il dibattito politico.

Nel corso dell’intervista, il ministro Orlando ha, altresì, annunciato la imminente presentazione (prossima settimana) di un decreto contenente incentivi alla negoziazione assistita.

Per finire, il ministro ha anticipato che, per la prima volta, il ruolo di Vice capo dell’Ufficio legislativo del dicastero verrà affidato ad un avvocato, la cui scelta, resa nota a breve, è stata indirizzata dalla rappresentanza istituzionale dell’avvocatura.

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