Carte prepagate fuori dall’Iva

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L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 354 di ieri, ha risposto all’istanza di interpello presentata da una società che emette carte di credito, essendo autorizzata a mettere in circolazione moneta elettronica. La società ha posto all’Agenzia un quesito riguardante, da una parte il trattamento tributario ai fini Iva dei compensi spettanti a coloro che vendono e distribuiscono le carte nell’ambito dell’attività di issuing e, dall’altra, il trattamento tributario dei compensi che i commercianti riconoscono alla società stessa per l’attività di acquiring, che essa svolge in proprio, sia pure tramite un partner bancario. L’Agenzia ha chiarito che l’intera attività di distribuzione e utilizzo di carte prepagate è esente da Iva, perchè riconducibile all’intermediazione finanziaria. Pertanto, sia le commissioni che spettano ai distributori per le loro attività di distribuzione, attivazione e ricarica delle carte, sia l’aggio corrisposto dall’esercizio commerciale presso il quale le carte vengono usate, sono prestazioni che rientrano tra le operazioni finanziarie regolate dall’articolo 10 del Dpr 633/72.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 35 – Carte prepagate, esenzione ampia - Poggiani

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