Bonus per conversione auto elettrica: arrivano le informazioni
Pubblicato il 16 settembre 2022
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Per promuovere la decarbonizzazione e una maggiore sostenibilità ambientale dei trasporti, la L. n. 145/2018 (modificata dal DL 121/2021, convertito) ha previsto un’agevolazione destinata ai proprietari (persone fisiche o giuridiche) di veicoli per il trasporto di persone e merci che installano in Italia, entro il 31 dicembre 2022, un sistema di riqualificazione elettrica (secondo quanto previsto dal DM 1° dicembre 2015 n. 219) sui propri veicoli originariamente immatricolati con motore termico.
Ora il decreto 19 luglio 2022 del MiMS – pubblicato in G.U. n. 215 del 14 settembre – rende noti criteri e modalità di concessione ed erogazione del contributo.
Bonus conversione motore auto in elettrico: chi può richiederlo
I beneficiari della misura - prevista dalla L. n. 156/2021 - sono i proprietari di veicoli per il trasporto di persone e merci che hanno installato sul proprio mezzo, a partire da novembre 2021, un motore elettrico al posto di quello endotermico.
Veicoli che possono fruire del bonus
Rientrano nell’agevolazione tutte le automobili, i minivan per il trasporto di persone, gli autobus e i furgoni per il trasporto delle merci, immatricolati originariamente con motore a combustione interna che vengono trasformati in veicoli con trazione elettrica.
Le categorie di veicoli ammesse sono le seguenti:
- M1 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente);
- M2 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non superiore a 5 t);
- M3 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5 t);
- N1 (veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t);
Sono incluse anche le versioni fuoristrada (M1G, M2G, M3G e N1G).
La conversione del veicolo deve avvenire in base alle procedure dettate dal decreto n. 219/2015 del MIT (Regolamento recante sistema di riqualificazione elettrica destinato a equipaggiare autovetture M e N1), che determina le caratteristiche del kit necessario per la riqualificazione a norma.
Bonus conversione motore auto in elettrico: ammontare
Gli ammessi al bonus hanno diritto ad un contributo pari al 60% del costo per la riqualificazione elettrica fino a un massimo di 3.500 euro; a ciò va aggiunto un ulteriore contributo del 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (Pra), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione.
Dati da indicare nell’istanza
Il soggetto richiedente deve corredare la domanda di una dichiarazione sostitutiva in cui comunica:
- il numero di targa del veicolo oggetto dell’installazione del sistema di riqualificazione elettrica e la proprietà dello stesso;
- la data dell’avvenuta installazione, con allegazione di copia della fattura, della quietanza di pagamento della stessa (ove non già presente nella fattura) e del documento di circolazione aggiornato;
- codice IBAN per l’accredito del contributo, e nominativo dell’intestatario o cointestatario del conto corrente, che deve coincidere con il nome o la denominazione sociale del soggetto richiedente;
- l’indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni connesse all’erogazione del contributo.
Richiesta del bonus con prossimo avviso del Ministero
L’accesso al contributo è riservato a chi ha sostituito il motore termico del proprio veicolo con un motore totalmente elettrico a partire dal 10 novembre 2021.
Per l’invio dell’istanza è necessario registrarsi all’apposita piattaforma informatica messa a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili; l’apertura della piattaforma sarà comunicata mediante un avviso del Ministero stesso.
Il decreto del 19 luglio 2022 informa che i contributi saranno assegnati secondo l’ordine temporale di presentazione delle richieste, fino a esaurimento delle risorse disponibili (pari a 14 milioni di euro); l’accredito avverrà sul conto corrente le cui coordinate bancarie sono state comunicate nell’istanza presentata.
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