Bonus librerie più tempo. Prorogato il termine
Pubblicato il 23 ottobre 2020
In questo articolo:
Condividi l'articolo:
Con avviso del 22 ottobre 2020 sul sito, il Mibact proroga la scadenza del tax credit librerie: il termine di scadenza per presentare la domanda - possibile esclusivamente mediante il portale - è ora fissato alle ore 12:00 del 30 ottobre 2020.
Il Ministero comunica che è possibile presentare domanda - taxcredit.librari.beniculturali.it/sportello-domande/ - per il riconoscimento del credito di imposta in conformità al decreto interministeriale repertorio n. 215 del 24/4/2018, fino al nuovo termine di scadenza del 30 ottobre 2020 alle ore 12:00 e invita tutti gli interessati ad attivarsi per tempo al fine di perfezionare l'istanza.
Si ricorda che non vi è alcuna priorità nel riconoscimento del credito di imposta rispetto alla data di presentazione della domanda.
Nella nota la precisazione che gli utenti che hanno presentato istanza o effettuato l’accesso al portale nell’anno precedente, devono comunque effettuare una nuova registrazione.
La richiesta di registrazione e la domanda di accesso al credito devono essere firmate dal legale rappresentante dell’impresa, mentre le dichiarazioni RCD, SIT e RAI da un terzo certificatore (commercialista, CAF, ecc.).
Due gli step:
- compila e scarica la richiesta di registrazione;
- invia la richiesta di registrazione firmata.
Al termine, si riceverà entro pochi minuti una mail contenente il collegamento ad una pagina dove impostare la password di accesso al sistema Tax Credit.
Per la domanda il Mibact ha messo a disposizione una guida, contenente i moduli esemplificativi che, in seguito, dovranno essere compilati solo attraverso l'applicativo.
Avverte il Ministero che se, nonostante la scrupolosa osservanza delle indicazioni riportate nella guida, si verificasse un errore nel completamento della procedura, si raccomanda, per rendere più rapida la risoluzione del problema, di inviare una email (PEO e non PEC) all’indirizzo taxcreditlibrerie@beniculturali.it, indicando:
- codice fiscale dell’esercente ed eventualmente id della domanda;
- descrizione chiara dell’errore;
- allegando nel caso di errore di inserimento nel sistema i file PDF e P7M.
L’agevolazione tax credit librerie
Agli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 (Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati) o 47.79.1 (Commercio al dettaglio di libri di seconda mano) è riconosciuto un credito di imposta nei limiti di spesa di 4 milioni di euro per l'anno 2018 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2019.
Importo massimo annuo: 20.000 euro per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite e 10.000 euro per gli altri esercenti. Con riferimento a ciascun gruppo editoriale che ricomprenda una o più librerie gestite direttamente, il credito di imposta può essere riconosciuto complessivamente, per ciascun anno, per un importo massimo pari al 2,5 per cento delle risorse disponibili.
Sono ammessi al beneficio gli esercenti:
- che abbiano sede legale nello Spazio Economico Europeo;
- che siano soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l'attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- che siano in possesso di classificazione ATECO principale 47.61 o 47.79.1, come risultante dal registro delle imprese;
- che abbiano sviluppato nel corso dell'esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, come disciplinata dall'articolo 74, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, ovvero, nel caso di libri usati dall'articolo 36 del decreto legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, e successive modificazioni, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati.
Con riferimento al singolo punto vendita, il credito d'imposta è parametrizzato, con un massimale di costo, agli importi nell'anno precedente di:
- imposta municipale unica - IMU;
- tributo per i servizi indivisibili - TASI;
- tassa sui rifiuti - TARI;
- imposta sulla pubblicità;
- tassa per l'occupazione di suolo pubblico;
- spese per locazione, al netto IVA;
- spese per mutuo;
- contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: