Bollo sulla quietanza se distinta dalla fattura
Pubblicato il 06 giugno 2024
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L’Agenzia delle Entrate è chiamata a precisare l’applicazione dell’imposta di bollo alla quietanza relativa alle fatture, soggette a bollo in quanto esenti da IVA, emesse nei confronti di soggetti pubblici.
La risposta n. 129 del 5 giugno 2024 è attivata da un ente che spiega come intrattenga rapporti regolati da fatture esenti IVA e, di conseguenza assoggettate ad imposta di bollo, nei confronti di soggetti pubblici, alcuni dei quali con natura di Amministrazioni dello Stato. In tale ultima circostanza, è dovuto da parte dell’ente il pagamento dell’imposta di bollo (articolo 6 della Tabella B, allegata al DPR 642/1972).
La domanda che viene posto al Fisco è se la quietanza, rilasciata con documento distinto dalla fattura, già assoggettata al bollo, possa usufruire dell’esenzione prevista dal Testo sull’Imposta di bollo.
L’Agenzia inizia riassumendo quanto prevedono le norme applicabili.
Imposta di bollo: quando si applica
Devono pagare l'imposta di bollo gli atti, documenti e i registri indicati nella tariffa annessa all’articolo 1 del DPR n. 642/1972.
Pertanto, l'imposta si applica nella misura di 2 euro per ogni esemplare:
- per fatture, note, conti e simili documenti, recanti addebitamenti o accreditamenti, anche non sottoscritti, ma spediti o consegnati pure tramite terzi;
- per ricevute e quietanze rilasciate dal creditore, o da altri per suo conto, a liberazione totale o parziale di una obbligazione pecuniaria.
I casi in cui l’imposta non risulta dovuta sono:
- se la somma non supera 77,47 euro;
- per la quietanza o ricevuta apposta sui documenti già assoggettati all’imposta di bollo o esenti.
Di conseguenza, quando la quietanza consta di un documento separato dalla fattura, che ha già scontato il tributo, la stessa deve essere assoggettata a imposta di bollo trattandosi di nuovo atto e come tale rientrante nell'articolo 13 della Tariffa allegata al DPR 642/1972.
Modalità di assolvimento dell'imposta
Nella risposta n. 129 del 5 giugno 2024 si specifica che l'imposta di bollo di due euro va corrisposta:
- mediante pagamento dell’imposta ad intermediario convenzionato con l’Agenzia delle Entrate, che rilascia l’apposito contrassegno telematico;
- in modo virtuale, con pagamento all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate o ad altri uffici autorizzati o mediante versamento in conto corrente postale.
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