Aziende con sede virtuale

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Un nuovo obbligo introdotto dal decreto anti-crisi (Dl 185/08, articolo 6) per società, professionisti e pubbliche amministrazioni è quello di istituire una versione “virtuale” della sede legale identificata tramite la Posta elettronica certificata (Pec). La nuova sede elettronica andrà ad affiancarsi alla tradizionale sede “fisica”, che si identifica, invece, con il Comune e con la via e il numero civico da segnare sul modello di domanda di iscrizione nel Registro delle imprese. Il nuovo obbligo prevede scadenze diversificate. Per le nuove imprese societarie è scattato il 29 novembre scorso, quindi l’indirizzo di Pec va inserito subito nella domanda di iscrizione nel Registro delle imprese. Si tratta di una indicazione obbligatoria e non più facoltativa come quella di indicare Comune, via e numero civico. Saranno gli studi notarili, che di regola depositano il modello S1 per gli atti costitutivi di società, a dover gestire per le neo-costituite società l’indicazione della casella di Pec nel quadro della sede legale. La casella ha un costo annuo e viene attivata presso i gestori accreditati dal Cnipa. Ogni possessore di Pec potrà, in questo modo, notificare atti legali, contratti, diffide e altre richieste tramite l’utilizzo della firma digitale. Le imprese possono avere anche più caselle di Pec, ma solo una potrà essere pubblicata nel Registro delle imprese e indicherà la vera e propria “sede elettronica” della società. Le società già iscritte al 29 novembre avranno tre anni di tempo per adeguarsi, mentre per i professionisti sono previsti tempi meno dilazionati.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 44 – Infrannuali a rischio rimborso - Mastroberti

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