Avvocati e magistrati contro il processo breve
Pubblicato il 17 dicembre 2009
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Tutti gli organismi, le associazioni, gli Ordini degli avvocati sono unitamente contrari al ddl, in discussione in commissione giustizia al Senato, contenente le nuove disposizioni sul processo breve. In sintonia tutti i legali ritengono che la riforma relativa al processo penale non debba essere approvata prima della riforma organica della giustizia, la quale invece, rappresenta l’unica possibilità di far superare le divergenze tra politica e magistratura. Per questo le Camere penali, contro la riforma del processo breve, hanno dichiarato lo stato di agitazione elaborando allo stesso tempo un documento sui profili tecnici del ddl secondo il quale intervenire sui tempi processuali richiede anche una depenalizzazione ed una riorganizzazione razionale delle risorse.
Anche il Consiglio nazionale forense è posto sulla stessa linea ribadendo che occorre, insieme al processo breve, “razionalizzare la lista dei reati, le esclusioni alla sua applicazione che rivelano profili di illegittimità e modificare la scansione temporale delle fasi processuali”.
Per l’Oua il ddl sul processo breve “per essere credibile deve essere esteso compiutamente al civile e accompagnato da risorse adeguate e interventi strutturali”.
Anche il Csm si è proclamato contrario al disegno di legge perché porterebbe ad una percentuale altissima di cancellazione di processi penali.
- http://archiviostorico.corriere.it/De Tilla
- http://www.camerepenali.it/
- http://www.consiglionazionaleforense.it/Comunicatistampa/
- ItaliaOggi, p. 41 – Se il processo è breve non piace - Ventura
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