Domande per l’autoproduzione di energia da FER: apertura 3 dicembre 2025
Pubblicato il 05 novembre 2025
In questo articolo:
- Finalità dell’intervento
- Soggetti beneficiari e requisiti di ammissibilità
- Ambito territoriale e progetti di investimento ammissibili
- Forma e intensità delle agevolazioni concedibili
- Modalità e termini di presentazione delle domande
- Procedura di selezione e criteri di valutazione
- Valenza strategica dell’Avviso MASE
Condividi l'articolo:
Occhi puntati sulla data del 3 dicembre 2025 per le domande di agevolazione riguardanti l'Avviso pubblico per la selezione di progetti destinati all’autoproduzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
Infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato il Decreto Direttoriale n. 424 del 30 ottobre 2025, che istituisce l'Avviso pubblico per la selezione di progetti destinati all’autoproduzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
Con una dotazione finanziaria di 262 milioni di euro, l’iniziativa rientra nell’ambito dell’Azione 2.2.1 del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021–2027 (PN-RIC). L’obiettivo è sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici per l’autoconsumo, con particolare attenzione al Mezzogiorno, contribuendo alla transizione energetica e alla decarbonizzazione del sistema produttivo.
Finalità dell’intervento
L’Avviso pubblico del MASE è finalizzato a promuovere e sostenere la realizzazione di impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici destinati all’autoproduzione e all’autoconsumo immediato di energia elettrica da fonti rinnovabili, con la possibilità di integrare sistemi di accumulo elettrochimico.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle misure attuative del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021–2027 (PN-RIC) e rappresenta un tassello strategico della politica industriale verde del Governo, volta a favorire la riduzione delle emissioni e a rafforzare la competitività sostenibile del tessuto produttivo del Mezzogiorno.
In particolare, l’Avviso intende promuovere:
- la produzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile mediante l’installazione di impianti fotovoltaici o termo-fotovoltaici su edifici e strutture produttive esistenti;
- l’integrazione con sistemi di accumulo elettrochimico (“behind-the-meter”) per consentire l’autoconsumo differito dell’energia prodotta;
- la transizione ecologica delle imprese e la diffusione di modelli produttivi efficienti e a basso impatto ambientale, nel rispetto del principio europeo “Do No Significant Harm” (DNSH), che vieta di arrecare danni significativi all’ambiente in ogni fase del progetto.
Nel comunicato diffuso il 30 ottobre 2025, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato la rilevanza strategica dell’Avviso dichiarando che: “Questa misura sostiene concretamente le imprese impegnate nel processo di transizione alle rinnovabili, in particolare nel Mezzogiorno. È un segnale importante in un’area decisiva per il futuro energetico e industriale del nostro Paese.”
Secondo il Ministro, l’obiettivo dell’intervento è duplice:
- da un lato, rafforzare la capacità produttiva delle imprese attraverso la riduzione dei costi energetici;
- dall’altro, accelerare il percorso di decarbonizzazione e di autonomia energetica nazionale, in linea con le priorità della programmazione europea 2021–2027.
Soggetti beneficiari e requisiti di ammissibilità
Possono accedere alle agevolazioni previste dall’Avviso pubblico le imprese di qualunque dimensione, incluse le reti di imprese dotate di soggettività giuridica, che intendono realizzare i progetti di investimento per la produzione e l’autoconsumo di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), come previsto dall’articolo 6 dello stesso Avviso.
Per essere ammesse, le imprese devono soddisfare una serie di requisiti amministrativi, finanziari e di regolarità alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
In particolare, le imprese devono essere regolarmente costituite, non in liquidazione, in regola con gli obblighi contributivi e non destinatarie di provvedimenti di recupero di aiuti di Stato
Sono invece escluse dal beneficio le imprese:
- i cui legali rappresentanti o amministratori siano stati condannati per reati che escludono la partecipazione a procedure pubbliche, ai sensi della normativa vigente in materia di contratti pubblici;
- che risultino destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
- nei cui confronti sussistano cause ostative ai sensi della disciplina antimafia (D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159);
- che operano nel settore carbonifero, nella produzione primaria di prodotti agricoli o nei settori della pesca e dell’acquacoltura;
- o che si trovino in altre condizioni di legge che impediscano la fruizione di agevolazioni pubbliche.
Ambito territoriale e progetti di investimento ammissibili
Le agevolazioni sono destinate a sostenere la realizzazione di progetti di investimento finalizzati alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, localizzati nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno, ovvero:
- Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Localizzazione dei progetti
Ogni progetto di investimento deve riguardare una sola unità produttiva, situata in aree industriali, produttive o artigianali di Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti.
L’impresa proponente deve:
- disporre della piena disponibilità dell’unità produttiva alla data di presentazione della domanda;
- essere titolare dell’utenza elettrica in prelievo alla quale sarà allacciato l’impianto oggetto dell’intervento.
Gli impianti devono essere realizzati esclusivamente su edifici esistenti o su coperture di strutture pertinenziali (anche di nuova realizzazione) al servizio dell’unità produttiva.
Tipologie di intervento ammissibili
Sono ammissibili i progetti che prevedono l’installazione di:
- impianti fotovoltaici e/o termo-fotovoltaici destinati all’autoconsumo immediato;
- sistemi di stoccaggio elettrochimico dell’energia “behind-the-meter”, cioè posti dietro il contatore, per consentire l’autoconsumo differito.
La componente di accumulo deve assorbire almeno il 75% dell’energia prodotta dall’impianto collegato, su base annua.
È consentito, invece, il potenziamento di impianti esistenti, mentre è escluso il rifacimento totale.
La capacità di stoccaggio deve essere dimensionata in modo che l’energia autoconsumata non superi il 90% della produzione annua.
Caratteristiche tecniche e requisiti di ammissibilità
Ogni progetto deve:
- prevedere un impianto con potenza nominale compresa tra 10 kW e 1.000 kW;
- essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e concluso entro 18 mesi dal provvedimento di ammissione;
- destinare l’intera energia prodotta all’autoconsumo dell’unità produttiva;
- rispettare il divieto di doppio finanziamento (art. 63, comma 9, Regolamento UE 1060/2021);
- essere conforme alla normativa ambientale europea e nazionale, nel rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm);
- essere corredato da una relazione tecnica asseverata redatta da un professionista abilitato, contenente i dati catastali, i consumi energetici dell’unità produttiva, le caratteristiche tecniche dell’impianto, la categoria dei moduli fotovoltaici e gli indicatori di risultato (energia prodotta in MWh/anno e capacità aggiuntiva in MW).
Esclusioni
Non sono ammissibili i progetti che:
- ricadono in aree inidonee o soggette a vincoli paesaggistici e culturali ai sensi del D.Lgs. 42/2004 (“Codice dei beni culturali e del paesaggio”);
- interessano ambiti non finanziabili ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 2021/1058;
- siano già oggetto di parere motivato della Commissione europea per infrazione ai sensi dell’articolo 258 del TFUE, che possa compromettere la legittimità delle spese.
Forma e intensità delle agevolazioni concedibili
Le agevolazioni previste dal Decreto Direttoriale n. 424 del 30 ottobre 2025 sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 41 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (Regolamento GBER) e nei limiti delle risorse disponibili, pari complessivamente a 262 milioni di euro.
L’intensità dell’aiuto varia in funzione della dimensione dell’impresa beneficiaria e della tipologia di investimento, con percentuali più elevate per le piccole e medie imprese, al fine di favorire la diffusione delle tecnologie rinnovabili anche nelle realtà produttive di minori dimensioni.
Intensità di aiuto base
|
Tipologia di investimento |
Piccole imprese |
Medie imprese |
Grandi imprese |
|
Impianti fotovoltaici |
58% |
48% |
38% |
|
Impianti termo-fotovoltaici |
63% |
53% |
43% |
|
Sistemi di accumulo elettrochimico |
48% |
38% |
28% |
NOTA BENE: Le percentuali sopra riportate si applicano alle spese ammissibili e rappresentano la quota massima di contributo riconoscibile per ciascuna tipologia di impianto o sistema di accumulo.
Maggiorazioni previste
L’intensità del contributo può essere ulteriormente aumentata nei seguenti casi:
- +5 punti percentuali se il progetto prevede esclusivamente l’installazione di moduli fotovoltaici iscritti nel Registro delle tecnologie per il fotovoltaico nelle categorie “B” o “C”;
- +2 punti percentuali se i moduli installati appartengono alla categoria “A” del medesimo registro;
- +2 punti percentuali aggiuntivi se l’impresa è in possesso, al momento della domanda, di un Sistema di Gestione dell’Energia certificato ISO 50001.
Tali incrementi possono essere cumulati, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato.
Riserva per le PMI
Una quota significativa delle risorse è espressamente riservata alle piccole e medie imprese (PMI), al fine di favorire la partecipazione di un numero ampio di operatori economici e sostenere la competitività del tessuto produttivo locale. Il 60% della dotazione finanziaria complessiva è destinato alle PMI, di cui almeno il 25% riservato specificamente a micro e piccole imprese.
Tale impostazione risponde all’obiettivo strategico del Programma PN-RIC di rafforzare le capacità produttive e tecnologiche delle imprese di minori dimensioni, ritenute fondamentali per la transizione energetica e digitale del Mezzogiorno.
Limiti e vincoli all’erogazione
L’agevolazione non può superare la soglia di notifica prevista dall’articolo 4, comma 1, lettera s) del Regolamento GBER e sarà concessa fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
La concessione e l’erogazione dei contributi sono subordinate:
- al rispetto delle condizioni e dei requisiti di ammissibilità indicati nell’Avviso;
- alla disponibilità effettiva dei fondi, che verranno assegnati progressivamente sulla base dell’esito delle istruttorie;
- al mantenimento dei vincoli di localizzazione e destinazione d’uso degli impianti per tutta la durata del vincolo di cessione dell’energia al GSE.
Inoltre, ogni impresa beneficiaria dovrà garantire la corretta gestione e manutenzione dell’impianto finanziato, assicurando il rispetto delle norme ambientali, contabili e di rendicontazione richieste dai regolamenti europei.
Modalità e termini di presentazione delle domande
Le domande di agevolazione dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma informatica del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che sarà accessibile dal portale istituzionale del GSE.
Il periodo di validità della procedura è fissato secondo il seguente calendario:
- apertura: ore 10:00 del 3 dicembre 2025;
- chiusura: ore 10:00 del 3 marzo 2026.
Oltre tali termini, il sistema non consentirà l’invio o la modifica delle istanze.
L’intervento è gestito dalla Direzione generale per i programmi e gli incentivi finanziari (DG PIF) del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), con il supporto tecnico-specialistico del GSE, responsabile delle attività di valutazione e verifica tecnico-amministrativa delle proposte.
Il MASE – Direzione generale per i programmi e gli incentivi finanziari (DG PIF) si riserva la possibilità di prorogare i termini di apertura o chiusura dello sportello con apposito Avviso, da pubblicare sui siti istituzionali del Ministero, del GSE e del Programma PN-RIC 2021–2027. Eventuali proroghe potranno essere disposte qualora ciò sia ritenuto necessario per favorire una più ampia partecipazione delle imprese o per garantire l’esaurimento delle risorse disponibili.
Documentazione da allegare alla domanda
La domanda di agevolazione deve essere corredata da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN), con la quale l’impresa attesta il possesso dei requisiti di ammissibilità, la propria dimensione aziendale e l’assenza di cause ostative o conflitti di interesse.
Devono inoltre essere allegati:
- una relazione tecnica asseverata con la descrizione del progetto e i dati tecnici dell’impianto;
- la copia del contratto assicurativo contro calamità naturali (se applicabile);
- eventuale certificazione di parità di genere, rating di legalità e certificazione ISO 50001;
- la documentazione comprovante i poteri di firma del soggetto che presenta la domanda.
È inoltre necessario adempiere all’obbligo di imposta di bollo di 16 euro, ai sensi della legge n. 147/2013.
Ulteriori dettagli e modelli standard saranno forniti nelle Regole Operative emanate dal MASE – DG PIF.
Procedura di selezione e criteri di valutazione
La valutazione dei progetti non avverrà in ordine cronologico, ma in base a un sistema di punteggi che determinerà una graduatoria di merito. In caso di parità di punteggio, si applicherà il criterio temporale di presentazione
L’ordine di priorità sarà definito in modo decrescente, in base ai punteggi ottenuti dai singoli progetti secondo i criteri riportati nell’Allegato n. 3 dell’Avviso. Solo in caso di parità di punteggio, sarà considerato l’ordine temporale di presentazione della domanda.
I principali criteri di valutazione includono:
- solidità economico-finanziaria dell’impresa richiedente;
- rating di legalità e possesso di certificazione di parità di genere (che attribuisce 2,5 punti premiali);
- quota di energia rinnovabile prodotta e autoconsumata rispetto ai prelievi dalla rete elettrica;
- capacità tecnica e sostenibilità del progetto;
- copertura finanziaria delle immobilizzazioni e indipendenza finanziaria dell’impresa.
Fasi successive e Regole Operative
A conclusione della fase di valutazione, i progetti ammessi saranno oggetto di provvedimento di concessione delle agevolazioni da parte del MASE.
Le modalità operative per la presentazione, l’istruttoria e la rendicontazione delle spese saranno dettagliate nelle Regole Operative, che saranno approvate con successivo decreto del MASE – DG PIF e pubblicate sul sito istituzionale del GSE.
Le imprese dovranno inoltre garantire la tracciabilità delle spese, la corretta gestione amministrativo-contabile dei fondi ricevuti e la conservazione della documentazione per l’intera durata dei vincoli previsti dal programma.
Valenza strategica dell’Avviso MASE
Con l’adozione dell’Avviso pubblico del 30 ottobre 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica rafforza il proprio impegno a favore della transizione energetica e della competitività sostenibile del sistema produttivo nazionale.
La misura rappresenta un intervento concreto a sostegno delle imprese del Mezzogiorno, chiamate a investire in tecnologie rinnovabili e sistemi di autoconsumo in linea con gli obiettivi del PN-RIC 2021–2027 e del Green Deal europeo.
Come sottolineato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin, si tratta di “un segnale importante per un’area decisiva del Paese e per il futuro energetico dell’Italia”, volto a promuovere un modello di sviluppo fondato su innovazione, sostenibilità e indipendenza energetica.
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: