Avviso Cultura Crea, sostegno alle imprese culturali e creative

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Con Decreto n. 637 del 20 novembre 2025 è stato approvato l’Avviso pubblico - Cultura Crea - per la selezione di progetti imprenditoriali in grado di contribuire al rafforzamento del sistema delle imprese culturali e creative nelle regioni della Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del Programma Nazionale Cultura 2021-2027, Azione 1.3.1.

L’iniziativa rientra nel Programma Nazionale Cultura 2021-2027, Azione 1.3.1, intervento dedicato a sostenere:

  1. il rafforzamento delle imprese culturali e creative già esistenti;
  2. la nascita di nuove imprese nel settore;
  3. la creazione di nuova occupazione qualificata;
  4. lo sviluppo di progetti, prodotti e iniziative culturali capaci di ampliare la domanda pubblica e privata;
  5. il consolidamento dell’intera filiera culturale e creativa.

L’obiettivo dell’intervento è promuovere la crescita sostenibile e la competitività delle imprese culturali e creative. L’efficacia delle attività finanziate è valutata tramite:

  • indicatori di risultato, riferiti al numero di nuovi posti di lavoro creati presso i beneficiari e al numero di imprese che registrano un incremento del fatturato;
  • indicatori di output, riferiti al numero di imprese sostenute mediante sovvenzioni o strumenti finanziari, incluse le imprese sociali e gli enti del Terzo Settore.

L’Avviso pubblico del 20 novembre 2025 si configura quindi come uno strumento di politica pubblica finalizzato a stimolare investimenti, innovazione e sviluppo economico nel comparto culturale e creativo, favorendo una crescita strutturata e misurabile nel medio periodo.

Principali tipologie di intervento

Sono individuate tre principali tipologie di intervento.

  • Capo A – Intervento destinato al potenziamento delle imprese attive nella filiera culturale e creativa con almeno cinque anni di operatività.
  • Capo B – Misura rivolta al supporto delle imprese di recente costituzione, attive nel settore culturale e creativo da meno di cinque anni, nonché alle persone fisiche che intendono avviare una nuova impresa nel medesimo ambito.
  • Capo C – Linea d’azione dedicata alle imprese sociali, agli enti del Terzo Settore, alle associazioni e alle fondazioni che operano all’interno della filiera culturale e creativa e che esercitano attività economica.

Risorse finanziarie disponibili

Per l’erogazione delle agevolazioni previste dall’avviso viene utilizzata la dotazione economica individuata dal Decreto n. 72 del 20 marzo 2025. L’ammontare complessivo delle risorse è pari a 142.455.690 euro, suddiviso come segue:

  • 85.473.414 euro destinati alla concessione di finanziamenti agevolati, erogati sotto forma di prestiti a tasso zero;
  • 56.982.276 euro riservati alla copertura delle sovvenzioni, di cui:
    • 3.580.356 euro per servizi di supporto specialistico non finanziario connessi all’investimento (attività di tutoraggio tecnico e gestionale)
    • 53.401.920 euro per contributi a fondo perduto.

Soggetto gestore

La gestione operativa dell’avviso – comprensiva delle attività di istruttoria delle domande, concessione ed erogazione delle agevolazioni, verifiche e controlli sulle iniziative ammesse – è affidata, tramite apposita convenzione, all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – Invitalia S.p.A.

Requisiti dei soggetti ammissibili

Possono richiedere le agevolazioni i soggetti che esercitano attività economiche riconducibili ai settori culturali e creativi – incluse le imprese culturali e creative, le imprese sociali, gli enti del Terzo Settore, le associazioni e le fondazioni – purché rispettino specifici criteri di ammissibilità.

Tra le condizioni essenziali rientrano:

  • regolare costituzione e operatività;
  • assenza di procedure concorsuali, stato di liquidazione o situazioni che limitino l’autonomia gestionale;
  • regolarità contributiva e rispetto delle normative vigenti, comprese quelle in materia di sicurezza sul lavoro, ambiente e disciplina edilizia;
  • conformità alla definizione di “impresa culturale e creativa”, secondo la normativa nazionale e comunitaria richiamata nell’avviso;
  • assenza di aiuti da recuperare o di somme indebitamente percepite oggetto di ordine di restituzione da parte della Pubblica Amministrazione o della Commissione europea;
  • per le società obbligate, copertura assicurativa contro i danni catastrofali, nei termini temporali stabiliti dalla legge.

Ulteriori requisiti specifici si applicano a seconda del Capo (A, B o C), come indicato nel testo dell’avviso del 20 novembre 2025, in relazione all’anzianità dell’impresa, allo stato di costituzione o all’iscrizione al RUNTS per gli ETS.

Spese finanziabili

Sono considerate ammissibili le spese strettamente collegate alla realizzazione del progetto proposto e sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda (o, per le imprese costituende, dalla data di costituzione).

1. Investimenti materiali

  • acquisto di macchinari, impianti, strumenti, attrezzature, arredi e veicoli funzionali alle attività dell’impresa;
  • realizzazione di opere murarie e adeguamenti strutturali, nel limite massimo del 20% del valore complessivo del progetto.

2. Investimenti immateriali

  • software, applicativi digitali, diritti di proprietà intellettuale (marchi, brevetti, licenze), certificazioni, know-how specialistico;
  • tali spese devono essere accompagnate da perizia giurata, che ne attesti congruità e utilità.

3. Servizi professionali e consulenze

  • progettazione tecnica, supporto per implementazione tecnologica, registrazione di marchi, studi di fattibilità e altre prestazioni professionali coerenti con il progetto.

4. Capitale circolante

A condizione che non superi il 20% dell’investimento riconosciuto, è possibile includere:

  • acquisto di materiali, semilavorati e prodotti destinati al ciclo produttivo;
  • costi per utenze e canoni di locazione relativi alla sede interessata dal progetto;
  • servizi strettamente funzionali all’attività;
  • spese per il personale assunto (contratti a tempo determinato o indeterminato);
  • costi per fideiussioni richieste in fase di anticipazione.

Sono ammesse esclusivamente spese sostenute a prezzi di mercato e derivanti da rapporti contrattuali con fornitori indipendenti e privi di legami partecipativi con il beneficiario.

Forma dell’aiuto

L’agevolazione viene concessa attraverso una combinazione di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, secondo percentuali che variano in base al Capo di riferimento.

Capo A – Imprese con più di 5 anni:

  • fino al 50% come prestito agevolato a tasso zero;
  • fino al 30% come contributo a fondo perduto;
  • intensità massima complessiva: 80% dell’investimento riconosciuto.

Capo B – Imprese giovani o costituende:

  • almeno il 50% sotto forma di finanziamento agevolato a tasso zero;
  • fino al 30% come contributo a fondo perduto (riducibile se necessario per rispettare i limiti GBER, art. 22);
  • intensità complessiva massima: 80%.

Capo C – ETS, associazioni, fondazioni e imprese sociali

  • fino al 40% come finanziamento agevolato a tasso zero;
  • fino al 40% come contributo a fondo perduto;
  • intensità complessiva massima: 80%, nel rispetto del regolamento de minimis.

In tutti i casi, il beneficiario deve garantire la copertura finanziaria della quota non agevolata mediante risorse proprie o finanziamenti di terzi.

I finanziamenti agevolati prevedono una durata massima di dieci anni, con rimborso mediante rate semestrali costanti.

È inoltre disponibile un servizio di tutoraggio tecnico-gestionale, del valore massimo di 10.000 euro, concesso come servizio reale e soggetto ai limiti del regime de minimis.

Procedure di domanda

La presentazione delle richieste di agevolazione avviene esclusivamente attraverso la piattaforma digitale predisposta da Invitalia.

Le istanze possono essere trasmesse a partire dalle ore 12:00 del 10 dicembre 2025, utilizzando il sistema informatico accessibile dal sito istituzionale di Invitalia.

NOTA BENE:

  • Ogni istanza deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’organizzazione proponente; per le imprese costituende previste dal Capo B, la firma può essere apposta da uno dei soggetti che intendono dar vita alla nuova impresa.
  • Alla domanda devono essere allegati il piano d’impresa e tutti i documenti richiesti dall’articolo 17 dell’avviso.

Tutte le comunicazioni tra Invitalia e i soggetti richiedenti avvengono esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC).

Per questo motivo, i richiedenti devono possedere:

  • una firma digitale valida;
  • un indirizzo PEC attivo, necessario per ricevere notifiche e richieste di integrazione.

Una volta completato l’invio telematico, la piattaforma attribuisce automaticamente alla domanda un protocollo elettronico, che costituisce la data ufficiale di presentazione; in caso di esito positivo dell’istruttoria, a ciascun progetto è assegnato il Codice Unico di Progetto (CUP), comunicato tramite PEC.

Ogni richiesta deve fare riferimento a un solo piano di spesa.

Non è ammesso suddividere un medesimo progetto in più domande, salvo le specifiche previsioni relative ai progetti in aggregazione.

Concessione delle agevolazioni

La valutazione delle domande è effettuata da Invitalia seguendo l’ordine cronologico di presentazione, fino all’esaurimento delle risorse disponibili. L’istruttoria si articola in due fasi: una verifica formale dei requisiti di ammissibilità e una valutazione di merito del progetto.

L’intero procedimento di istruttoria deve concludersi entro 60 giorni dalla presentazione della domanda completa di documentazione. Il termine è sospeso in caso di richieste di integrazione o osservazioni relative ai motivi ostativi, e riprende a decorrere dalla data di ricezione dei chiarimenti.

Al termine dell’istruttoria, Invitalia trasmette tramite PEC:

  • il provvedimento di ammissione alle agevolazioni, con l’indicazione del codice COR rilasciato dal Registro Nazionale degli Aiuti (RNA), oppure
  • la non ammissione, qualora persistano elementi ostativi non superati durante la fase di interlocuzione.

Nel caso in cui la domanda sia stata presentata da persone fisiche (Capo B, imprese costituende), l’ammissione è subordinata alla trasmissione della documentazione attestante l’avvenuta costituzione dell’impresa e, se previsto, degli adempimenti antimafia.

Disposizioni generali sull’erogazione delle agevolazioni

L’erogazione delle agevolazioni concesse avviene sulla base dello stato di avanzamento del progetto finanziato ed è subordinata alla stipula del Contratto di finanziamento. Tale contratto disciplina modalità, tempi e obblighi del beneficiario, oltre alla pianificazione delle attività e alla rendicontazione delle spese.

L’importo riconosciuto può essere erogato secondo diverse modalità:

Anticipazione, subordinata alla presentazione di idonea fideiussione bancaria o assicurativa, conforme alle previsioni del D.P.R. 22/2018.

Sal avanzamento lavori (SAL), sulla base della documentazione che attesta la realizzazione delle attività programmate e la regolarità dei relativi pagamenti.

Saldo finale, dopo la verifica conclusiva del progetto e della corrispondenza delle spese rendicontate con quanto approvato nel piano finanziario.

Le erogazioni avvengono esclusivamente tramite il sistema di tracciabilità definito dall’avviso e sono subordinate alla verifica della regolarità contributiva, alla conformità degli interventi realizzati e al rispetto delle norme nazionali ed europee in materia di aiuti di Stato.

Il mancato rispetto degli obblighi previsti o delle tempistiche indicate nel contratto comporta la revoca totale o parziale delle agevolazioni.

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