Assonime su Tremonti-ter e incentivo alla capitalizzazione e su amministratori e dirigenti delle società quotate

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La Circolare n. 7 del 26 febbraio 2010 di Assonime tratta l’agevolazione agli investimenti produttivi (Tremonti-ter) e l’incentivo alla capitalizzazione delle imprese ex articolo 5 del decreto legge n. 78/2009.

Il documento confronta la nuova disciplina agevolativa della Tremonti-ter con quelle del passato (Tremonti e Tremonti-bis) finalizzate a favorire gli investimenti produttivi delle imprese. In merito all’incentivo alla capitalizzazione delle società, nuova rispetto al passato, Assonime evidenzia i dubbi ancora irrisolti, nonostante la circolare 53/E/2009. In particolare si rileva la mancanza di un esplicito riferimento ai versamenti in conto capitale tra le somme a cui applicare l’agevolazione. Altro, tra i problemi sollevati, è quello degli aumenti in corso di attuazione al momento di entrata in vigore del beneficio. Rimangono, dunque, secondo Assonime molti punti su cui l’agenzia delle Entrate dovrebbe intervenire.

Il documento tiene, ovviamente, conto delle istruzioni fornite su entrambe le discipline agevolative dall’Agenzia delle entrate (circolari n. 44 e 53 del 2009).

Con la più recente circolare 8 del 5 marzo 2010, poi, interviene sulla modifica all'articolo 7 del codice di autodisciplina delle quotate per una maggiore trasparenza delle remunerazioni di amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. Nello specifico, si tratta di commenti sulle raccomandazioni del Comitato per la Corporate Governance per approvare le modifiche al Codice di Autodisciplina delle Società quotate che prevede che le società quotate debbano rendere pubblica una relazione sulle politiche di remunerazione e, in apposita sezione, i compensi corrisposti, ad amministratori, direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche.

Il Comitato per la corporate governante, presso la Borsa Italiana, ha raccomandato, poi, alle società che aderiscono al Codice di autodisciplina “di illustrare nei comunicati che riportano l'esito delle proprie valutazioni in merito all'indipendenza degli amministratori:

- se siano stati adottati, e in tal caso, con quale motivazione, parametri di valutazione differenti da quelli indicati nel Codice, anche con riferimento a singoli amministratori;

- i criteri quantitativi e/o qualitativi eventualmente utilizzati per valutare la significatività dei rapporti oggetto di valutazione”.

Anche in
  • Il Sole 24 Ore, p. 25 – Versamenti in conto capitale fuori dal beneficio del 3% – Gavelli

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