Assoluzione dal reato di evasione Iva? Costi da reato comunque indeducibili
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 16 maggio 2013
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Secondo la Corte di cassazione - sentenza n. 11667 del 15 maggio 2013 - anche se l’imprenditore è stato assolto dall’accusa di evasione Iva, lo stesso non può dedurre i costi effettivamente sostenuti a fronte di una fattura soggettivamente falsa.
Ed infatti, nelle ipotesi di fatturazione per operazione soggettivamente inesistente, la fornitura è acquisita effettivamente dal contribuente, ma la merce viene fornita da soggetto diverso dal fatturante, soggetto che solitamente è fittizio o comunque incapace di svolgere quell'attività. E nella specie, l'Iva che il cessionario assumeva di aver pagato al cedente, non era detraibile in quanto era stata versata ad un soggetto non legittimato alla rivalsa né all'obbligo di pagamento dell'imposta.
Si rammenta che lo scorso anno, in una situazione del tutto analoga, la Suprema corte aveva, per contro, ammesso, con pronuncia n. 10167/12, la deducibilità dei costi da reato, sull’assunto che i beni acquistati non erano stati utilizzati per commettere il reato ma per essere messi in commercio.
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 21 - Costi da reato e fatture false, non c'è spazio per la deduzione – Negri - www.csm.it
- ItaliaOggi, p. 27 – Stretta sulle frodi - Alberici - www.csm.it
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