Assetti organizzativi nelle cooperative: check-list del Cndcec

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Il documento “Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: check-list operative – Focus cooperative”, pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionali dei Commercialisti, rappresenta uno strumento fondamentale per le società cooperative che mirano a instaurare o consolidare strutture organizzative, amministrative e contabili efficienti.

Redatto dalla Commissione “Società cooperative”, il documento si propone di offrire indicazioni pratiche e mirate, specificamente adattate alle peculiarità delle cooperative. Inoltre, esso si integra con il precedente “Assetti organizzativi, amministrativi e contabili: check-list operative”, pubblicato il 25 luglio 2023, fungendo da complemento essenziale che approfondisce e personalizza le linee guida per rispondere alle esigenze specifiche delle realtà cooperative.

Ciò consente di fornire un supporto concreto agli imprenditori, agli organi di controllo e ai professionisti, facilitando una valutazione accurata e mirata degli assetti societari in un contesto normativo in continua evoluzione.

Finalità mutualistica e adeguato assetto organizzativo nelle società cooperative: approccio del CNDCEC con check-list operative

Il Cndcec nel suo documento, per meglio far comprendere l’applicazione delle check list operative alle società cooperative, ha ribadito la finalità mutualistica di tali tipologie di società (art. 2511 Codice civile), essendo questo l’elemento che le contraddistingue e rispetto al quale si deve regolare la valutazione di adeguatezza degli assetti.

L’introduzione al lavoro si incentra quindi proprio sul concetto di modello cooperativo e adeguato assetto organizzativo e amministrativo.

Il modello cooperativo si fonda sul concetto di scopo mutualistico, definito dall’articolo 2511 del Codice Civile, che mira a soddisfare i bisogni dei soci attraverso scambi mutualistici relativi a lavoro, consumo, abitazione, credito o altri beni e servizi. Questo modello richiede una gestione che garantisca l'equilibrio economico dell'impresa, con un sistema amministrativo capace di conciliare l'interesse immediato dei soci a massimizzare gli scambi mutualistici e l'obiettivo di patrimonializzare la cooperativa per assicurare la continuità aziendale nel lungo termine.

Un adeguato assetto organizzativo e amministrativo in una cooperativa implica la combinazione del principio di mutualità con una gestione economica efficiente. Ciò significa che il consiglio di amministrazione deve bilanciare le esigenze di economicità con le performance mutualistiche attese dalla base sociale, operando in modo collegiale e democratico, senza la figura dell'amministratore unico, e garantendo la maggioranza di soci cooperatori nel consiglio stesso.

L'adeguatezza dell'assetto si valuta principalmente attraverso la relazione ai sensi dell’art. 2545 c.c., che fornisce una comunicazione non finanziaria focalizzata sui criteri di gestione mutualistica, migliorando la trasparenza e la democrazia interna dell'ente.

Inoltre, le cooperative possono ricorrere a forme di autofinanziamento, come il prestito sociale, che richiede una gestione oculata e conforme a specifici parametri per tutelare il debito sociale. Infine, le cooperative sono soggette a revisioni cooperative periodiche, finalizzate a verificare la gestione amministrativa, la democrazia interna e la conformità alle norme vigenti, garantendo così la legittimità dell’ente a beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge.

In sintesi, un adeguato assetto per una società cooperativa significa strutturare l’organizzazione in modo che supporti efficacemente lo scopo mutualistico, assicurando al contempo una gestione economica solida e trasparente, promuovendo la democrazia interna e garantendo la continuità aziendale.