Assegno di inclusione e tirocini sociali: cosa fare per evitare la sospensione dell'indennità

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Assegno di inclusione e tirocini sociali: cosa fare per evitare la sospensione dell'indennità

I beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) possono decadere dal beneficio se partecipano a tirocini sociali.

L’argomento, di rilevante importanza, è al centro della Nota n. 16631 del 3 ottobre 2024, emanata dal Ministero del lavoro in risposta a quesiti giunti dagli dagli operatori dei servizi sociali di vari Comuni.

E’ possibile attivare tirocini di inclusione sociale in favore di beneficiari dell’Assegno di Inclusione o di individui in simili condizioni di disagio socio-economico?

Se sì, a quali condizioni?

Vediamo le considerazioni formulate dal Ministero.

Tirocinio di Inclusione Sociale (TIS): cos’è e a che serve

Si tratta di una misura prevista dal decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017, e disciplinata dalle normative regionali, volta a favorire l'inclusione sociale di persone in situazioni di svantaggio economico e sociale.

Dunque è uno strumento finalizzato a offrire opportunità di crescita personale e professionale a persone che non sono in grado di partecipare attivamente al mercato del lavoro attraverso i canali tradizionali.

Il TIS, quindi, si inserisce all'interno delle politiche di welfare e inclusione attuate dai servizi sociali per sostenere i soggetti più vulnerabili.

I tirocini di inclusione sociale sono un intervento progettato per specifiche categorie di persone, in particolare i beneficiari dell'Assegno di Inclusione, promuovendone non solo l'inserimento lavorativo ma anche un percorso di autonomia, riabilitazione e crescita personale.

Obiettivi

Gli obiettivi del Tirocinio di Inclusione Sociale sono tre:

  • inclusione sociale: il TIS mira principalmente a contrastare l'emarginazione e l'esclusione sociale, offrendo ai partecipanti la possibilità di sviluppare competenze sociali e professionali. Attraverso l'inserimento in contesti lavorativi, i partecipanti possono infatti riacquistare dignità sociale e rafforzare il proprio senso di appartenenza alla comunità;
  • autonomia: altro obiettivo fondamentale del TIS è il raggiungimento di una maggiore autonomia personale. I beneficiari vengono accompagnati in un percorso personalizzato che punta a migliorare le loro capacità, promuovendo l'autosufficienza e, se possibile, l'inserimento lavorativo a lungo termine. Questo processo richiede un coinvolgimento attivo dei servizi sociali, che strutturano un progetto specifico per ogni partecipante, con l'obiettivo di renderlo più autonomo sia nella gestione della propria vita che nelle dinamiche lavorative;
  • riabilitazione: il TIS può anche avere finalità di riabilitazione, nel senso che offre alle persone un'opportunità per ristabilire un equilibrio psicologico e sociale, specie in quei casi in cui situazioni di disagio hanno compromesso la capacità di relazione e interazione con il mondo esterno.

Differenze con altri tirocini

I Tirocini di Inclusione Sociale si distinguono nettamente da altri tipi di tirocini, come ad esempio i tirocini di formazione e orientamento che fanno parte del Patto di Servizio Personalizzato attivabile presso i centri per l’impiego.

Infatti, mentre questi ultimi sono volti prevalentemente a favorire l’inserimento lavorativo immediato e sono indirizzati a persone attivabili al lavoro, i TIS hanno un carattere più ampio e sociale, ponendosi come strumento di supporto e recupero per chi non è ancora pronto a entrare nel mercato del lavoro.

Una delle principali differenze tra questi tipi di tirocinio riguarda il trattamento economico e il monitoraggio da parte dell’INPS.

Nel caso dei TIS, le indennità corrisposte ai partecipanti non vengono considerate ai fini del calcolo dell'ISEE e non hanno impatto sul reddito familiare, a differenza dei tirocini formativi legati al Patto di Servizio Personalizzato.

Nel contesto dei tirocini di formazione e orientamento, i beneficiari devono inoltre comunicare all’Inps la propria partecipazione attraverso il modello ADI-Com esteso, pena la sospensione dell'Assegno di Inclusione.

Per i Tirocini di Inclusione Sociale, questa comunicazione non è richiesta, poiché sono inseriti nel Patto di Inclusione Sociale (PaIS) e vengono gestiti direttamente dai servizi sociali tramite la piattaforma GePI.

Beneficiari del Tirocinio di Inclusione Sociale: requisiti

I beneficiari del TIS sono principalmente individui che percepiscono l'Assegno di Inclusione (ADI); per accedere a questo tipo di tirocinio, è necessario quindi che i beneficiari siano stati identificati dai servizi sociali come persone che necessitano di un percorso di inclusione sociale e non siano attivabili immediatamente nel mercato del lavoro attraverso le politiche attive tradizionali.

Oltre ai beneficiari dell'ADI, possono partecipare ai tirocini di inclusione sociale anche altre categorie di persone che si trovano in condizioni di disagio economico simili.

In particolare, possono accedere ai TIS:

  • nuclei familiari con un reddito ISEE inferiore a 9.360 euro;
  • individui che, pur non essendo beneficiari dell'Assegno di Inclusione, sono stati presi in carico dai servizi sociali territoriali a causa di condizioni di vulnerabilità sociale o economica.

Attivazione

L'attivazione dei Tirocini di Inclusione Sociale spetta ai servizi sociali comunali e degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), enti responsabili della gestione delle politiche sociali a livello locale che identificano i soggetti idonei a partecipare ai TIS e nella progettazione del percorso di tirocinio.

I servizi sociali comunali lavorano a stretto contatto con gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), aggregazioni di Comuni che si occupano della programmazione e gestione delle politiche sociali su un'area territoriale più ampia.

L'iter per l'attivazione del TIS inizia con una valutazione complessiva della situazione del beneficiario da parte dei servizi sociali; in questa fase viene definito un Patto di Inclusione Sociale (PaIS), all'interno del quale il tirocinio rappresenta uno degli strumenti per favorire l'autonomia della persona.

Una volta individuato il percorso di tirocinio, i servizi sociali sono responsabili della sua gestione operativa, che comprende:

  • l'inserimento del tirocinio nella piattaforma GePI (Gestione Progetti Individualizzati), uno strumento che consente ai servizi sociali di monitorare l'andamento del tirocinio e di comunicare direttamente con l'Inps per la gestione delle indennità;
  • la collaborazione con le aziende ospitanti, che devono garantire il corretto svolgimento del tirocinio e rispettare le normative relative ai tirocini sociali, inclusa la corretta comunicazione tramite le Comunicazioni Obbligatorie (CO).

Indennità

Il decreto legislativo n.147/2017 chiarisce che il TIS è finalizzato a promuovere l’inclusione sociale e non si configura come un rapporto di lavoro vero e proprio; di conseguenza, le indennità ricevute dai partecipanti sono esenti da tasse e non rilevano ai fini ISEE.

Questo significa che i beneficiari possono continuare a ricevere sia l’indennità del tirocinio che l'Assegno di Inclusione senza subire riduzioni o decadenze del beneficio economico.

Adempimenti e procedure operative

Particolare importanza riveste la comunicazione dei tirocini tramite la piattaforma GePI, nonché il rispetto delle Comunicazioni Obbligatorie (CO) da parte delle aziende ospitanti.

Comunicazioni Obbligatorie

Le Comunicazioni Obbligatorie (CO) sono uno strumento essenziale per monitorare l'attivazione dei tirocini e garantire la regolarità del percorso di inclusione.

Ogni tirocinio deve essere registrato correttamente nelle CO, indicandone la natura; è fondamentale che le aziende ospitanti specifichino che si tratta di un tirocinio di inclusione sociale, utilizzando la categoria "09 - Persona presa in carico dai servizi sociali e/o sanitari", proprio per evitare errori che possano portare a sanzioni o alla sospensione dei benefici per i tirocinanti.

Sospensione

E arriviamo al punto centrale oggetto della Nota del Ministero del lavoro n. 16631 del 3 ottobre 2024, ovvero il rischio di sospensione dei benefici per i tirocinanti.

Come sopra indicato, infatti, i beneficiari dell'ADI che partecipano ai TIS non sono tenuti a presentare il modello ADI-Com esteso, a differenza di quanto richiesto per i tirocini formativi e di orientamento.

Tuttavia, se le aziende ospitanti non classificano correttamente il tirocinio nelle CO può verificarsi un errore amministrativo che potrebbe comportare la sospensione del beneficio.

Per evitare questa eventualità, è fondamentale che i servizi sociali e le aziende ospitanti collaborino strettamente e garantiscano che tutti i passaggi procedurali siano rispettati, in particolare l’inserimento tempestivo e accurato del tirocinio nella piattaforma GePI, insieme alla corretta comunicazione tramite le CO.

Uno degli errori più comuni commessi dalle aziende ospitanti riguarda proprio la mancata corretta classificazione del tirocinio nelle CO.

Quando un tirocinio non è classificato come tirocinio sociale, l'Inps può infatti ritenere che il beneficiario debba presentare il modello ADI-Com esteso, la cui mancata presentazione può portare alla sospensione dell'Assegno di Inclusione.

In breve

Indennità TIS e impatto sull'ISEE

Le indennità di partecipazione ai TIS non sono considerate nel calcolo dell'ISEE. Non influiscono sul reddito familiare e non comportano la riduzione dell'Assegno di Inclusione.

Comunicazioni Obbligatorie (CO)

Le aziende ospitanti devono inserire correttamente il tirocinio nelle CO, utilizzando la categoria "09 - Persona presa in carico dai servizi sociali e/o sanitari".

Piattaforma GePI

I servizi sociali devono utilizzare la piattaforma GePI per registrare e monitorare i TIS, comunicando direttamente all'INPS.

Modello ADI-Com esteso

Non necessario per i TIS, a differenza dei tirocini formativi e di orientamento che richiedono la comunicazione del modello ADI-Com esteso all'INPS.

Rischi di Sospensione

La mancata corretta comunicazione dei tirocini può comportare la sospensione dell'Assegno di Inclusione per i beneficiari, se non classificati come tirocini sociali.

Errori comuni

Errori nella classificazione del tirocinio o nelle comunicazioni possono portare alla sospensione dei benefici.

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