Artigianato digitale Misure riviste
Pubblicato il 18 agosto 2016
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Con la pubblicazione, nella “Gazzetta ufficiale n. 190 del 16 agosto 2016, del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 21 giugno 2016 vengono rese operative le modifiche apportate al decreto MiSE 17 febbraio 2015, riguardante le agevolazioni per lo sviluppo dell’artigianato digitale e della manifattura sostenibile (Bando 2016).
Soggetti ammessi: semplificazione
Il nuovo provvedimento ammette ad accedere alle agevolazioni le imprese formalmente riunite, in numero almeno pari a cinque, in associazione temporanea di imprese (ATI), in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) ovvero in rete di imprese che, alla data di presentazione della domanda, possiedono i seguenti requisiti:
- essere iscritte nel registro delle imprese;
- avere il pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- trovarsi in regola con le disposizioni di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente, nonchè con gli obblighi contributivi;
- essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse;
- non risultare impresa in difficoltà.
Le imprese riunite devono essere costituite da imprese artigiane ovvero microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti.
Spesa massima finanziabile ridotta
Si rileva l’abbassamento da 1.400.000 a 800.000 euro del tetto massimo di spesa finanziabile.
I programmi agevolabili devono essere finalizzati alla creazione o allo sviluppo di:
- centri per l'artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di nuovi software e hardware a codice sorgente aperto, in grado di concorrere allo sviluppo delle tecnologie di fabbricazione digitale e di modalità commerciali non convenzionali, nonchè alla diffusione delle conoscenze acquisite alle scuole, alla cittadinanza, alle imprese artigiane e alle microimprese;
- incubatori in grado di facilitare, attraverso la messa a disposizione di spazi fisici, di dotazioni infrastrutturali e di specifiche competenze, lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell'ambito dell'artigianato digitale;
- centri finalizzati all'erogazione di servizi di fabbricazione digitale come la modellizzazione e la stampa 3D, la prototipazione elettronica avanzata, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico, nonchè allo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo centrate sulla fabbricazione digitale.
Agevolazioni concesse
Il decreto del 21 giugno 2016 prevede che le agevolazioni siano concesse, nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento de minimis, in forma di sovvenzione parzialmente rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili pari al 70%.
La sovvenzione parzialmente rimborsabile deve essere restituita in misura pari al 50% delle spese ammissibili.
La parte della sovvenzione non rimborsabile, pari al 20% delle spese ammissibili, viene concessa a titolo di contributo in conto impianti e/o conto gestione.
I termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno comunicati con successivo decreto.
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