Aree di crisi industriale complessa, prorogate l'integrazione salariale straordinaria e la mobilità in deroga
Pubblicato il 20 luglio 2023
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Stanziati dall’Inps ulteriori settanta milioni di euro per la proroga dei trattamenti di integrazione salariale e della mobilità in deroga nell’anno 2023.
Lo rende noto l’Istituto con messaggio n. 2721 del 19 luglio 2023.
Aree di crisi industriale complessa
Le aree di crisi industriale complessa comprendono territori in recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale il cui impatto sulla politica industriale nazionale è tale da non essere risolvibile con risorse e strumenti di sola competenza regionale.
La complessità può derivare da:
- crisi di una o più imprese di grande o media dimensione avente ripercussione sull’indotto;
- grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione sul territorio.
I territori attualmente in crisi industriale complessa per ciascuna regione sono:
- Abruzzo: Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno
- Basilicata: Melfi e Potenza
- Campania: poli industriali di Acerra-Marcianise-Airola, Torre Annunziata-Castellammare e Battipaglia-Solofra
- Friuli Venezia Giulia: Triesye
- Lazio: Rieti
- Liguria: Savona
- Marche: Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno
- Molise: Venafro, Bojano e Campochiaro
- Piemonte: Torino
- Puglia: Taranto
- Sardegna: Porto Torres
- Sicilia: Termini Imerese
- Toscana: Piombino
- Umbria: Terni - Narni
- Veneto: Venezia
Proroga dei trattamenti
Sono quindi prorogati anche per l’anno 2023 i trattamenti di integrazione salariale straordinari e quelli di mobilità in deroga per le aziende rientranti in alcuni dei territori sopra elencati.
La normativa sui trattamenti di mobilità prevede che a ogni singolo lavoratore possa essere concesso un periodo massimo di 12 mesi di mobilità in deroga a condizione che siano applicate le misure di politica attiva individuate nei Piani regionali comunicati all'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Ne deriva che a un lavoratore già beneficiario di un trattamento di mobilità in deroga o ordinaria possono essere concessi ulteriori 12 mesi, fermo restando il requisito della continuità.
Ripartizione dei finanziamenti
Le risorse finanziarie, poste a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, sono così suddivise:
- Abruzzo: € 2.239.197,75
- Campania: € 10.391.221,44
- Lazio: € 19.207.318,82
- Molise: € 6.717.593,25
- Puglia: € 6.717.593,25
- Sardegna: € 9.052.691,22
- Sicilia: € 4.478.395,50
- Toscana: € 8.956.791,01
- Umbria: € 2.239.197,75
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