Area di crisi di Caivano, apertura sportello agevolazioni

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Area di crisi di Caivano, apertura sportello agevolazioni

L'Accordo di Programma sottoscritto il 10 maggio 2024 tra il Ministero delle imprese e del made in Italy, la Regione Campania, il Comune di Caivano e Invitalia, mira a rivitalizzare l'economia del Comune di Caivano, un'area di crisi industriale non complessa.

L’accordo, validato dalla Corte dei Conti il 24 maggio 2024, prevede una durata di 36 mesi, terminando quindi il 10 maggio 2027.

L'obiettivo principale è sostenere le attività imprenditoriali, mantenere i livelli occupazionali e incentivare nuovi investimenti attraverso un finanziamento di 15 milioni di euro, come stabilito dalla legge n. 181/1989.

In aggiunta, il 26 giugno 2024 è stato pubblicato un Avviso pubblico per selezionare iniziative imprenditoriali che possano contribuire al rafforzamento del tessuto produttivo locale.

A seguito della stipula del suddetto Accordo di programma del 10 maggio 2024, il ministro Adolfo Urso, a capo del MIMIT, ha stabilito con Avviso pubblico del 19 luglio 2024 i termini per la presentazione delle domande di agevolazione inerenti al rilancio delle attività imprenditoriali dell’area di crisi industriale del territorio di Caivano.

Presentazione delle domande

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata alla legge n. 181/1989 del sito internet dell’Agenzia medesima (www.invitalia.it) a partire dalle ore 12.00 del 23 luglio 2024 fino alle ore 12.00 del 22 ottobre 2024.

Le domande sono avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria. Le domande valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino a concorrenza delle risorse disponibili.

Imprese interessate e programmi ammissibili alle agevolazioni

I soggetti interessati dalla misura sono le imprese, le cooperative, i consorzi e le reti d’impresa (costituite da un minimo di 3 e un massimo di 6 imprese).

Le agevolazioni sono disponibili per programmi che includono investimenti produttivi e/o ambientali, eventualmente integrati da progetti di ricerca e sviluppo, formazione e innovazione, con l'obiettivo di preservare o aumentare il numero di lavoratori nell'unità produttiva interessata.

I piani di investimento devono comportare spese qualificate di almeno 1 milione di euro. Per i programmi presentati da consorzi di imprese, ogni singolo piano di investimento deve coinvolgere spese qualificate di almeno 400 mila euro.

La selezione dei programmi ammissibili si baserà sul criterio dell'aumento dei livelli occupazionali. Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributi per le attrezzature, possibili contributi diretti alle spese e prestiti a condizioni favorevoli, rispettando i limiti e le condizioni delle massime intensità di aiuto stabilite dal "Regolamento GBER".

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