ANF su ddl penale: Governo riapra il confronto con gli avvocati

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ANF su ddl penale: Governo riapra il confronto con gli avvocati

Governo e Parlamento interloquiscano e si confrontino con l’Avvocatura, in vista del successivo passaggio parlamentare del disegno di legge di riforma del processo penale.

E’ quanto chiede il Consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Forense, nelle conclusioni di un deliberato che ha adottato sul disegno di legge di modifica del codice penale, di procedura penale e dell’ordinamento penitenziario, attualmente all’esame della Camera e sul quale il Senato ha già espresso la propria fiducia.

Perplessità rilevate 

Il Consiglio dell’ANF, riunitosi a Napoli il 25 e 26 marzo 2017, ha espresso, in particolare, perplessità per quel che concerne:

  • gli aumenti delle pene minime dei reati di cui agli articoli 624 bis, 625, 628 e 629 del codice penale, ritenuti privi di alcuna reale utilità per i cittadini;
  • la sospensione della prescrizione dopo le sentenze di condanna, in quanto si rischierebbe inevitabilmente “di allungare ancora di più i tempi del processo”;
  • la previsione, in caso di richiesta di giudizio abbreviato, della sanatoria delle nullità, sempre che non siano assolute, e la non rilevabilità delle inutilizzabilità, salvo quelle derivanti dalla violazione di un divieto probatorio, in quanto costituirebbero “un disincentivo ad accedere al rito alternativo del giudizio abbreviato”;
  • la misura che impedisce all’imputato di proporre personalmente ricorso per Cassazione senza contemporaneamente prevedere l’obbligo, al termine del giudizio di secondo grado, di nominare all’imputato un difensore d’ufficio;
  • la prevista maggiore specificità rispetto alla formulazione dei motivi di appello;
  • la partecipazione a distanza nel processo, in quanto la riforma priverebbe “del tutto irragionevolmente l’imputato del diritto e dell’opportunità difensiva di guardare il suo giudice e i suoi testimoni e di assistere a quello che avviene in aula accanto al proprio difensore con la possibilità di istruirlo”;
  • la decisione di regolamentare le intercettazioni telefoniche con lo strumento della delega al Governo.

Necessari interventi su organizzazione Giustizia penale

Per l’Associazione - si legge nel deliberato - più che procedere con simili riforme, sarebbe necessario intervenire sull’organizzazione della giustizia penale attraverso, in particolare, un’informatizzazione massiccia della giustizia, un incremento dell’organico dei tribunali, una revisione in senso manageriale dell’organizzazione di questi ultimi.

Anche in
  • eDotto.com – Punto & Lex 16 marzo 2017 - Riforma penale con fiducia Avvocati mobilitati – Pergolari

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