Anc. Fatturazione elettronica: a rischio concorrenza e riservatezza dei dati
Pubblicato il 20 ottobre 2018
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Marco Cuchel, presidente Anc, richiama l'attenzione su possibili abusi di terzi: “La fattura elettronica è una novità per tutti e proprio per questo dobbiamo valutare tutti i possibili scenari che si prospettano e vigilare affinché pratiche che ancora non sono una consuetudine per i colleghi, possano facilitare abusi da parte di terzi”.
L'Anc scrive all’Assosoftware, all’Autorità Garante per la concorrenza e all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Ciascuno è interpellato per il proprio ambito di competenza.
lo annuncia l'Associazione con il comunicato stampa del 19 ottobre 2018.
Assosoftware e Autorità Garante per la concorrenza
All’Assosoftware viene contestata la condotta di alcune delle aziende associate che stanno veicolando informazioni non corrette, volte a condizionare le scelte dei commercialisti per indurli a non adottare soluzioni indipendenti per la gestione della fatturazione elettronica, paventando inverosimili malfunzionamenti che non potranno essere oggetto di assistenza prevista dal contratto.
L’oggetto della contestazione è stato anche materia per la lettera all’Autorità per la concorrenza. In particolare, è stato evidenziato che il tracciato XML della fattura elettronica è un formato universale: lo stesso, anche quando prodotto da software diversi, rispetto ai gestionali in uso, deve rispondere ad un unico modello regolato dalla Legge italiana.
Risulta evidente, pertanto, che un formato “difforme” o “errato” di fattura elettronica, quando il tracciato risponde alle caratteristiche della normativa, non possa esistere, perché sarebbe lo stesso Sistema di Interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate (SDI) a bloccarne la circolazione.
Autorità garante per la privacy
Sempre in materia di fattura elettronica, l’Anc ha segnalato all’Autorità garante per la privacy il rischio che i dati contenuti nelle fatture, e che riportano informazioni personali e sulle transazioni commerciali, possano essere oggetto di interesse da parte di terzi, motivati a conoscere le scelte degli operatori economici e profilarne le caratteristiche. Si richiede, pertanto, una particolare attenzione all’esigenza di prevedere una norma che proibisca del tutto la cessione e qualsiasi uso di detti dati, che non sia connesso allo specifico servizio.
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