Ammortizzatori sociali, necessario semplificare. Proposta dai Consulenti del Lavoro
Pubblicato il 20 aprile 2020
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Per tutelare i lavoratori di tali imprese, il Governo ha ammorbidito l’accesso agli ammortizzatori sociali quali, ad esempio, la CIGO, l’assegno ordinario e la CIGD. Tuttavia, l’iter d’invio della domanda amministrativa sul portale telematico dell’INPS risulta ancora troppo farraginoso.
Sul punto, con una lettera inviata il 16 aprile 2020 al ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e al presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, i Consulenti del Lavoro hanno evidenziato la necessità di semplificare il processo d’inoltro dell’istanza d’accesso agli ammortizzatori sociali in conseguenza del Coronavirus, analogamente a quanto previsto per la proroga annunciata delle indennità mensili esenti per lavoratori autonomi.
Ammortizzatori sociali, le proposte dei CdL
Ai fini delle proroghe dell’integrazione salariale i CdL propongono - in caso di proroga senza alcuna variazione della lista dei beneficiari e della percentuale di riduzione delle ore – la possibilità per il datore di lavoro o l’intermediario di indicare solamente:
- conferma della lista beneficiari (funzionalità già prevista);
- conferma dell’orario di riduzione e/o sospensione;
- collocazione cronologica della riduzione/sospensione (oltre le 9 settimane già oggetto di domanda inviata).
In alternativa, sottolineano i CdL, in caso di proroga con variazioni della composizione della lista dei dipendenti beneficiari e della percentuale di riduzione delle ore, sarebbe utile inserire una funzionalità di proroga della prima domanda, accessibile direttamente da “Servizi per Aziende e Consulenti (Cig e Fondi)”, dove il datore di lavoro o l’intermediario ritroverà l’intera domanda già presentata con tutti i quadri precompilati, con la possibilità di variare la singola informazione (calcolo delle ore), non solo mantenendo o variando la lista dei beneficiari, ma tutti i dati già inviati, variandoli e ratificandoli prima dell’invio.
CIGD per le P.A. di Trento e Bolzano, al via le domanda
Con il messaggio n. 1658 del 17 aprile 2020, l’INPS ha comunicato il rilascio delle procedure per la presentazione delle domande di cassa integrazione in deroga delle aziende operanti nelle P.A. di Trento e Bolzano.
La domanda, che può essere inviata tramite PIN dell’azienda o del consulente mediante il servizio “Invio domande di assegno ordinario e formazione”, è presentabile unicamente per periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, per una durata massima di nove settimane. All’istanza è obbligatorio allegare il file CSV, compilato con tutti i dati degli addetti all’unità produttiva.
Bonus 600 euro, servono altri fondi
Servono altri 48 milioni di euro per soddisfare tutte le richieste arrivate alle Casse private per quanto riguarda il “bonus 600 euro”, relativamente al mese di marzo. Infatti, i 200 milioni di euro stanziati dal Governo non sono bastati per tutti i professionisti, i quali hanno tempo fino al 30 aprile per l’invio della domanda al proprio ente previdenziale
È il conto presentato dal presidente dell'Adepp (l'Associazione degli Enti di previdenza privati) Alberto Oliveti ai ministri dell'Economia e del Lavoro, Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo, insieme alla quantificazione delle domande pervenute alle singole Casse.
- edotto.com – Edicola del 15 aprile 2020 - Decreto Liquidità, ammortizzatori sociali estesi – Bonaddio
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