Amministratore s.p.a. concessionaria Risponde per corruzione
Pubblicato il 29 marzo 2017
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Riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio, l’amministratore delegato di una s.p.a. – concessionaria di servizi pubblici - indagato di alcuni episodi di corruzione, per aver favorito delle imprese onde far loro ottenere appalti e consulenze, in cambio di somme di denaro.
Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, sesta sezione penale, respingendo le doglianze dell’amministratore di una società per azioni, che aveva contestato la qualifica pubblicistica riconosciutagli in primo e secondo grado, ai fini della condanna per corruzione. Qualifica spiegata dalla Corte territoriale, in funzione della posizione di vertice di società concessionarie di attribuzioni pubblicistiche.
Qualifica pubblicistica Non conta la forma giuridica ma l’attività svolta
Detta soluzione è stata avallata dai Giudici Supremi, secondo cui la concezione oggettiva delle qualifiche pubblicistiche pone l’accento non su un rapporto di dipendenza del soggetto con lo Stato o con altro ente pubblico, ma piuttosto sui caratteri qualificanti dell’attività svolta in concreto, che deve potersi definire, a seconda dei casi, come funzione pubblica o come pubblico servizio.
La giurisprudenza, a tal proposito, ha cercato di individuare gli indici sintomatici del carattere pubblicistico dell’attività svolta, facendo riferimento, vuoi alla natura pubblicistica dell’ente da cui promana l’attività del soggetto, vuoi al perseguimento di finalità pubbliche, all'impiego di denaro pubblico o alla soggezione a controlli pubblici. Ma mai, tra i criteri idonei a qualificare l’attività come di rilievo pubblicistico, ha considerato la forma giuridica dell’ente e la sua costituzione secondo norme di diritto pubblico.
E’ per questo che i giudici penali hanno in taluni casi esteso la tutela penale dei pubblici agenti o degli incaricati di pubblico servizio nei confronti di soggetti operanti in enti privatizzati, riconoscendo che la trasformazione dell’ente pubblico in società per azioni, non cancella di per sé le connotazioni proprie della originaria natura pubblica dell’ente.
Società concessionaria di pubbliche funzioni Amministratore incaricato di pubblico servizio
Orbene nel caso in esame, la società amministrata dall'imputato agisce quale concessionaria di enti locali per la gestione di un servizio pubblico oltretutto strategico, quale quello dei trasporti, sotto il controllo e la vigilanza del Ministero competente. La struttura di società per azioni non può condurre a disconoscere il rilievo pubblicistico delle funzioni svolte, poiché la veste privatistica è funzionale ad assicurare di poter operare con maggior snellezza nel mercato.
Va dunque riconosciuta all'amministratore imputato - conclude la Corte con sentenza n. 15482 del 28 marzo 2017 – la qualifica di incaricato di pubblico servizio ma non, nell'ipotesidi specie, quella di pubblico ufficiale.
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