Al contenzioso con armi pari

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La Ctp Lecce, con sentenza n. 990/5/09, ha stabilito che gli atti notori con dichiarazioni di terzi depositati dall’accertato sono sufficienti a giustificare le operazioni segnalate in fase di verifica della GdF. Tali operazioni, nel merito, consistevano in prelievi e versamenti effettuati da un professionista (avvocato e sindaco) sul proprio conto corrente. A motivo della decisione l’orientamento della Cassazione che stabilisce la parità delle armi tra accusa e difesa per un giusto processo: così come è permesso al Fisco di rendere dichiarazioni di terzi formate in sede extraprocessuale, altrettanto deve essere riconosciuto al contribuente per un effettivo diritto alla difesa.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 6 – L’atto notorio prova i movimenti bancari - Sacrestano

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