Aiuti de minimis: nuova soglia massima
Pubblicato il 19 dicembre 2023
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E’ stato adottato dalla Commissione europea il nuovo Regolamento de minimis, che disciplina gli aiuti di Stato di importo limitato, in sostituzione del precedente n. 1407/2013.
Dunque, il regolamento 2023/2831 del 13 dicembre 2023 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, Serie L, del 15 dicembre 2023.
Soglia de minimis a 300mila euro
In considerazione dell’andamento dell’inflazione osservata dall’entrata in vigore del precedente regolamento n. 1407/2013 e degli sviluppi che potrebbero aversi durante l’operatività del nuovo provvedimento, il consesso europeo ha stabilito di alzare la soglia degli aiuti de minimis concessi da uno Stato membro a un’impresa unica a 300 mila euro (da 200mila) nell’arco di tre anni, a prescindere dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse provenienti dall’Unione.
Ciò per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2030.
Il periodo di tre anni da prendere in considerazione deve essere valutato su base mobile.
Per impresa si intende qualsiasi entità, che si tratti di una persona fisica o giuridica, che eserciti un’attività economica, a prescindere dal suo status giuridico e dalle sue modalità di finanziamento.
Gli aiuti de minimis sono considerati concessi nel momento in cui all’impresa è accordato, a norma del regime giuridico nazionale applicabile, il diritto di ricevere gli aiuti, indipendentemente dalla data di erogazione degli aiuti de minimis all’impresa.
In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti de minimis a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superano il massimale di 300mila euro, occorre tener conto di tutti gli aiuti de minimis precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione.
Registro centrale dal 2026
Va detto che dal 1° gennaio 2026 dovrà essere istituito dagli Stati membri un registro centrale istituito a livello nazionale per registrare gli aiuti de minimis. In questo modo si potranno ridurre gli obblighi di comunicazione da parte delle imprese.
Nel registro centrale andranno indicati:
- il beneficiario,
- l’importo dell’aiuto,
- la data di concessione,
- l’autorità che concede l’aiuto,
- lo strumento di aiuto,
- il settore interessato sulla base della classificazione statistica delle attività economiche nell’Unione («classificazione NACE»).
Il registro centrale è istituito in modo da consentire un facile accesso del pubblico alle informazioni.
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