Agricoltura: sostegno all’autoimprenditorialità giovanile e femminile

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Agricoltura: sostegno all’autoimprenditorialità giovanile e femminile

ATTENZIONE: Il provvedimento del 20 luglio 2022 del Mipaaf è stato ABROGATO dal decreto Masaf del 23 febbraio 2024

Il decreto del 20 luglio 2022 del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (in G.U. n. 252 del 27 ottobre 2022) adegua il precedente atto del 20 aprile 2021 riguardante misure in favore dell'autoimprenditorialità giovanile in agricoltura.

L’obiettivo è sostenere in tutto il territorio nazionale le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, a favorire il ricambio generazionale in agricoltura e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito.

Aiuti per imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile. Beneficiari

Possono ottenere le agevolazioni:

- le microimprese e piccole e medie imprese in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell'art. 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell'azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Il decreto specifica che le imprese devono:

  1. essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazioni;
  2. esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell'art. 2135, c.c.;
  3. essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da donne, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;
  4. essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell'intera azienda agricola, ovvero subentrare entro tre mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d'azienda;
  5. avere sede operativa nel territorio nazionale;

- le microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

L'impresa cedente deve essere iscritta alla camera di commercio, avere partita IVA e il legittimo possesso dell'azienda da almeno due anni al momento della presentazione della domanda, o nei due anni precedenti il subentro se questo è avvenuto prima della presentazione della domanda.

Agevolazioni

I beneficiari possono accedere:

  • a mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento (per il settore della produzione agricola il periodo compressivo è di 15 anni) e di importo non superiore al sessanta per cento della spesa ammissibile;
  • ad un contributo a fondo perduto fino al trentacinque per cento della spesa ammissibile.

Gli investimenti relativi ai progetti finanziabili non devono essere superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa, e devono riguardare uno dei seguenti obiettivi:

1. miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;

2. miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché' non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea;

3. realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura.

Istruttoria delle domande

Le domande di ammissione alle agevolazioni devono contenere:

  • il nome e le dimensioni dell'impresa, specificando il requisito soggettivo,
  • la descrizione e l'ubicazione del progetto;
  • l'elenco delle spese ammissibili;
  • l'importo del finanziamento necessario.

L’invio deve avvenire all’ISMEA secondo le modalità che la stessa indicherà al Mipaaf. Al termine del procedimento istruttorio, ISMEA delibera l'ammissione alle agevolazioni o il rigetto della domanda, dandone comunicazione agli interessati.   

Entro sei mesi da detta comunicazione, le imprese sono tenute a produrre a ISMEA la documentazione necessaria alla stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni.

Dopo la stipula dei contratti, i beneficiari devono rendicontare le spese effettuate per SAL (stato avanzamento lavori) al fine di ottenere l'erogazione delle quote di agevolazioni.

I SAL possono essere al massimo di cinque ed il primo deve essere rendicontato entro sei mesi dalla data di stipula dei contratti.

Allegati

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