Agevolazioni alle reti di impresa, ok da Bruxelles

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Via libera del commissario Ue alla Concorrenza alla norma che concede agevolazioni alle reti di imprese: non è illecito aiuto di Stato.

La Ue ha appurato che si tratta di una misura non selettiva, settoriale, a valenza territoriale o legata alla discrezionalità dei poteri pubblici, ma è un provvedimento generale valido nei confronti di tutte le imprese, dunque non costituisce in nessun modo un aiuto di Stato.

Si ricorda che un contratto (atto pubblico o scrittura privata autentica) di rete è un accordo con cui più imprese perseguono l'obiettivo di accrescere la loro competitività e capacità d'innovazione attraverso un programma comune in cui si impegnano a collaborare in forme e ambiti predeterminati: scambio di informazioni e prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica. L'agevolazione consiste nel fatto che una quota degli utili, destinata dalle imprese in rete alla realizzazione del contratto e accantonata in apposita riserva, sarà esclusa dal calcolo del reddito imponibile per la durata del contratto.

Il ministro Tremonti ebbe a dire in proposito che, ottenuto l’ok di Bruxelles, “le nostre aziende potranno andare in banca o all'estero non come singoli ma sfruttando la forza dell'aggregazione”.
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