23-24 marzo: al via il Congresso nazionale forense

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Il 23 e 24 marzo si terrà, a Milano, Congresso Nazionale Forense straordinario organizzato dal Consiglio nazionale forense sul tema “I diritti non sono merce”, nel corso del quale si dibatterà di specificità della professione forense in ambito costituzionale, in quello comunitario e nell’ordinamento interno nonché di specificità della previdenza forense. L’atmosfera del Congresso si profila come di accesa polemica nei confronti delle recenti decisioni del Governo in materia di giustizia.

Intanto, nel corso della conferenza stampa di apertura del 22 marzo, il presidente del Cnf, Guido Alpa, ha definito le nuove misure dell’Esecutivo come “oggettivamente vicine alle ragioni di chi utilizza un approccio nel solo segno dell'efficienza”.

Maurizio de Tilla, dal suo canto, ribadisce la contrarietà degli avvocati dell’Oua “all'abolizione delle tariffe, alla presenza di soci di capitale negli studi legali, alla chiusura degli uffici dei giudici di pace, delle sezioni distaccate e dei tribunali minori, all'incostituzionale e fallimentare media conciliazione obbligatoria, all'aumento delle spese per i cittadini”.

Preoccupazione per i “contraccolpi” che il pacchetto liberalizzazioni del Governo potrà avere sulla previdenza degli avvocati è, altresì, evidenziata dal presidente della Cassa forense, Alberto Bagnoli, il quale sottolinea che la solidità attualmente raggiunta “rischia di essere demolita dalla norma della legge Salva Italia che impone di prolungare a 50 anni il periodo di stabilità finanziaria, peraltro senza tener conto del patrimonio e dei relativi rendimenti, pena il passaggio al sistema contributivo di calcolo della pensione”.
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  • ItaliaOggi, p. 35 – Brevi, Avvocatura

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