XBRL Italia e CNDCEC-Unioncamere snelliscono riducendo a due le tassonomie
Pubblicato il 12 gennaio 2018
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Per esigenze semplificative, dal 1° marzo 2018 le uniche alternative rispetto alle vecchie tassonomie XBRL sono:
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per i conti annuali e consolidati che debbono sottostare alla disciplina civilistica di cui al Dlgs n. 139/2015, gli operatori saranno tenuti ad utilizzare la nuova tassonomia 2017-07-06. Unica eccezione, i bilanci chiusi prima del 31 dicembre scorso, per i quali è impiegabile la vecchia tassonomia 2016-11-14;
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per i bilanci del dopo Dlgs n. 139/2015, la differenza tra vecchia e nuova tassonomia sta nella compliance rispetto agli emendamenti (voci aggiuntive) ai pincipi contabili, in particolare gli OIC 12 e 25;
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Infine, la tassonomia 2017-07-06, nuova, permette di agire con pieno rispetto delle nuove previsioni, pertanto è preferibile alle altre anche con riguardo agli invii che precedono la data del 1° marzo 2018, se si applicano i principi contabili nazionali emenadati. Va, tuttavia, ricordato che l'impiego con anticipo (prima del 1° marzo p.v.) della nuova tassonomia per gli invii, sarà possibile solo in seguito al completamento del percorso pubblicitario di cui al DPCM 10 dicembre 2008.
La nuova tassonomia è in corso di pubblicazione sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale. La sua ufficializzazione avverrà con pubblicazione su “Gazzetta Ufficiale” del relativo comunicato MiSE.
La semplificazione (da sei a due tassonomie; le quattro “scartate” saranno dismesse dal 2019) deriva dalla decisione in tal senso presa da XBRL Italia e l'Osservatorio CNDCEC-Unioncamere.
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