Viene meno la presunzione di redditività se il contribuente motiva gli incrementi di spesa patrimoniale

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Con la sentenza n. 24597/2010, depositata lo scorso 3 dicembre, la Corte di Cassazione riunisce tre ricorsi riguardanti tre accertamenti sintetici, notificati ad un contribuente, che erano fondati sulle stesse spese per incrementi patrimoniali.

Non avendo il contribuente oggetto di accertamento dichiarato redditi nell’anno in cui è stato effettuato l’investimento, nè nei cinque precedenti, per la Corte gli accertamenti sintetici erano stati legittimamente basati sulle spese per incrementi patrimoniali. I ricorsi andavano accolti, in quanto il contribuente ha fornito adeguatamente la prova che gli investimenti immobiliari effettuati erano stati sostenuti con assegni emessi o con mutui contratti da un parente, dotato di molti mezzi finanziari.

Dunque, la sentenza in oggetto ribadisce che il mutuo ultrannuale sostenuto da un parente del contribuente può far venir meno la presunzione di redditività, purché il tutto venga adeguatamente motivato e documentato dai giudici di merito.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 35 – La capacità di acquistare si giustifica in famiglia – Falcone, Iorio

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