Vale poco testimoniare contro la rilevazione accertata dalla Polizia stradale a mezzo di Telelaser
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 07 maggio 2010
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La Seconda sezione civile della Cassazione, con la sentenza n. 10924 del 5 maggio 2010, ha ribadito la piena affidabilità, salvo querela di falso, delle rilevazioni di eccesso di velocità accertate a mezzo di Telelaser e, contestualmente, verbalizzate dalla Polizia stradale.
Contro questi accertamenti non valgono nemmeno le dichiarazioni di eventuali testimoni il cui apprezzamento, “in considerazione dei ridottissimi margini tra la contestazione e la valutazione da essi resa” non può, in realtà, che assurgere, “a mera opinione personale, priva di valore probatorio tale da superare le risultanze elettroniche e le attestazioni dei verbalizzanti, munite di fede privilegiata con riferimento alle verifiche e all'apparente funzionamento dell'apparecchio e al puntamento del veicolo".
Contro questi accertamenti non valgono nemmeno le dichiarazioni di eventuali testimoni il cui apprezzamento, “in considerazione dei ridottissimi margini tra la contestazione e la valutazione da essi resa” non può, in realtà, che assurgere, “a mera opinione personale, priva di valore probatorio tale da superare le risultanze elettroniche e le attestazioni dei verbalizzanti, munite di fede privilegiata con riferimento alle verifiche e all'apparente funzionamento dell'apparecchio e al puntamento del veicolo".
- Il Sole 24 Ore, p. 10 - Il testimone non smentisce – M. Cap.
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