Vaccini, cessione con Iva

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L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 227 del 21 agosto risposto ad un interpello proposto da una società italiana che opera nel settore della ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di vaccini e che ha trasferito a titolo oneroso ad una società svizzera i progetti relativi allo sviluppo di alcuni potenziali prodotti farmaceutici, ottenuti nell’ambito della propria attività di impresa. L’Agenzia ha stabilito che, poiché l’eventuale produzione industriale dei farmaci sarà fatta in Italia, mentre la commercializzazione avverrà sia sul mercato italiano che su quello internazionale, i contratti sono da considerare subito imponibili all’Iva in Italia, in quanto riferiti a prestazioni di servizi utilizzate nel territorio dello Stato. Per quanto riguarda la parte corrispondente alla quota di corrispettivo imputabile alle ricerche non suscettibili di alcuna utilizzazione, l’Agenzia ha tuttavia precisato che non è possibile rinviare il recupero dell’Iva a partire dal momento della quantificazione, perché il criterio di utilizzo va verificato contestualmente al pagamento dell’operazione cui si riferisce, costituendo parte integrante della fattispecie imponibile.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 24 – Iva, imponibile la cessione dei progetti utilizzati in Italia - Ricca

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