Uso di AI negli accertamenti: richiesta di un Organismo di certificazione
Pubblicato il 19 novembre 2024
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Dovrebbe essere istituito un organismo tecnico nazionale al fine di verificare e attestare l'affidabilità dei sistemi di intelligenza artificiale impiegati dall'Agenzia delle Entrate negli accertamenti.
La proposta arriva dal Consiglio e dalla Fondazione nazionali dei commercialisti e contenuta nel documento del 18 novembre 2024 “Intelligenza artificiale e accertamento tributario”.
Nel documento, i commercialisti evidenziano che l'Amministrazione finanziaria sta procedendo rapidamente nell'integrare l'intelligenza artificiale per combattere la frode fiscale e l'elusione. In attesa che l'AI Act entri completamente in vigore - osservano - l'impiego di questi sistemi è soggetto a restrizioni determinate dalle decisioni del Garante e dal Consiglio di Stato. Specificamente, l'uso di questa tecnologia deve salvaguardare la privacy, e l'algoritmo deve essere accessibile per assicurare che i criteri, le premesse e i risultati del processo automatizzato rispettino le direttive e gli scopi definiti sia nella fase legislativa che amministrativa.
Viene sottolineato che si è verificato uno stallo, poiché, sebbene l'impiego di tali strumenti sia essenziale per combattere evasione ed elusione fiscale, un processo di controllo completamente automatizzato non è attualmente ritenuto legale, dato che gli algoritmi in uso non sono, o non possono essere, trasparenti.
Ecco il motivo per cui si chiede che sia istituito un Organismo tecnico nazionale che certifichi il livello di attendibilità dei sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dell’Agenzia delle Entrate.
Mediante questo meccanismo di certificazione, l'Organismo avrebbe il ruolo di controllare che l'evoluzione dell'algoritmo rispetti le leggi fondamentali, per assicurare che sia conforme ai regolamenti che stabiliscono i confini delle indagini dell'Agenzia delle Entrate.
Questi limiti:
- devono a loro volta allinearsi con la Costituzione e/o con le norme dell'Unione Europea per le imposte armonizzate, come definito nella Carta di Nizza e, per estensione, nella Carta Edu;
- devono rispettare anche le leggi sulla privacy che proteggono i diritti dei cittadini;
- devono conformarsi alle leggi tributarie sostanziali, ovvero alle norme che definiscono i diritti e gli obblighi dei contribuenti.
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