Uniemens, “Ferie” e “Rol” utilizzabili entro 18 mesi solo per il 2019
Pubblicato il 04 febbraio 2019
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Le variabili “Ferie” e “Rol” possono essere utilizzate in Uniemens, esclusivamente per l’anno 2019, entro 18 mesi dal periodo cui i relativi eventi o elementi si riferiscono. Successivamente, ossia dal 1° gennaio 2020, il termine sarà automaticamente ricondotto a 12 mesi. In caso di mancata valorizzazione dei predetti elementi, entro il termine di 18 o 12 mesi, il datore di lavoro, per recuperare gli importi riferiti alle indennità di ferie non godute ovvero Rol già corrisposti, dovrà avvalersi della regolarizzazione.
A darne notizia è l’INPS, con il Messaggio n. 456 del 31 gennaio 2019. Nel documento di prassi è stato specificato, altresì, che - a partire dal periodo di paga gennaio 2019 - le variabili DIMSTK, IMNEFI e IMPNEG sono eliminate. Di contro, le variabili AUMIMP e DIMIMP, AIMPFI e DIMPFI saranno utilizzabili solo nei mesi di gennaio e febbraio di ogni anno e limitatamente ad eventi o elementi che si riferiscono al mese di dicembre dell’anno precedente.
Variabili “Ferie” e “Rol”, gestione denunce pregresse
In considerazione della circostanza che in alcune aziende la fruizione delle ferie/festività è avvenuta oltre 12 mesi, l’INPS ha fornito le istruzioni operative per la corretta gestione delle denunce contributive pregresse. Sul punto, è stato specificato che non sono consentite variazioni/regolarizzazioni, in aumento o diminuzione, degli elementi già trasmessi nelle denunce originarie a titolo di variabile. Infatti, eventuali variazioni su variabili con valenza contributiva (Ferie, Rol o Impneg, finché quest’ultima era utilizzabile, quindi sino al periodo di paga dicembre 2018) determinano il rifiuto automatico del relativo flusso.
Qualora fosse, invece, necessario modificare gli imponibili della mensilità esposta in una variabile, a sua volta contenuta in una denuncia già trasmessa, sarà necessario procedere con flussi di regolarizzazione relativi alla mensilità interessata, che dovranno tener conto anche degli importi esposti in variabile.
Denuncia in presenza di variabili, esempio gestione di regolarizzazione
A titolo esemplificativo, si riporta un caso di regolarizzazione dell’imponibile della denuncia in presenza di variabili.
Imponibile di gennaio 2016: € 1.000.
Nella denuncia di marzo 2017 è stata trasmessa una variabile con valenza contributiva relativa al mese di gennaio 2016 per un importo di € 200. L’importo elaborato sul conto individuale, a valere per l’anno 2016, tiene in considerazione la variazione dell’imponibile determinato dalla variabile di € 200.
Qualora sia necessario aumentare l’importo esposto nella variabile, l’azienda dovrà trasmettere un flusso regolarizzativo, relativo a gennaio 2016, esponendo come imponibile un importo pari all’imponibile originario del mese più la differenza tra il valore della variabile esistente nella denuncia e quello che dovrebbe assumere, ossia:
- Nuovo Imponibile = Imponibile gennaio 2016 + (Variabile del mese - nuova variabile).
Supponendo, quindi, che il nuovo valore della variabile debba essere pari a € 300, l’azienda deve regolarizzare la denuncia di competenza gennaio 2016 ed il nuovo imponibile dovrà essere:
- € 1.000 + (200 - 300)
dove:
- 1.000 = imponibile originario in denuncia;
- 200 = importo originario esposto in variabile;
- 300 = nuovo importo che in teoria dovrebbe assumere la variabile.
La trasmissione di un flusso regolarizzativo così descritto comporterà un imponibile pari a:
- € 1.000 – 100 = 900;
da cui il dato elaborato sul conto individuale diviene, per effetto della variabile di € 200, pari a: 900 - 200 = 700.
- eDotto.com – Edicola del 12 gennaio 2019 - Denunce Uniemens, in soffitta i vecchi DM10 e DM10Vig – Bonaddio
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