Un pressing esagerato porta alla condanna

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Con sentenza n. 25033 del 22 giugno 2012, la Corte di cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano condannato una donna che aveva tempestato di richieste assillanti una coppia di coniugi a cui aveva venduto un immobile al fine di farsi saldare quanto ancora le spettava. La venditrice, a fronte di una richiesta di per sè legittima, aveva esagerato con l’insistenza e la petulanza delle istanze tanto che era stata denunciata dagli acquirenti.

E la condanna è stata ritenuta legittima dai giudici di Cassazione, secondo i quali con la sua condotta la donna non aveva disturbato solo i diretti interessati, ma aveva crea un rischio per l'ordine pubblico dovuto all’astratta “possibilità di reazione”.
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