UE. Aiuti di Stato a finalità regionale, orientamenti rivisti

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UE. Aiuti di Stato a finalità regionale, orientamenti rivisti

La Commissione europea rivede gli orientamenti in materia di aiuti di Stato Ue a finalità regionale. Si tratta, in sostanza, delle norme che definiscono i criteri in base ai quali gli Stati membri possono concedere aiuti di Stato alle imprese per sostenere lo sviluppo economico delle zone svantaggiate dell’UE e, allo stesso tempo, garantire parità di condizioni tra i paesi.

Come prevede il comunicato stampa del 19 aprile 2021 della Commissione europea, i nuovi orientamenti saranno in vigore dal 1° gennaio 2022, dando così la possibilità agli Stati di notificare le loro proposte per ricevere l’approvazione unionale.

Con i nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale adottati gli Stati membri potranno aiutare le regioni europee meno favorite a recuperare il ritardo e ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e disoccupazione.

La rivisitazione degli orientamenti è il risultato una valutazione delle norme vigenti effettuata nel 2019 e di un'ampia consultazione delle parti interessate ossia Stati membri, autorità regionali e locali, associazioni di categoria, gruppi di interesse, singole imprese e cittadini.

Gli elementi in cui si compongono le novità riguardano:

  • un aumento della copertura complessiva degli aiuti a finalità regionale, che passa dal 47 al 48 % della popolazione UE, accompagnato da un aggiornamento dell'elenco delle "zone a" assistite e delle "zone c predefinite" secondo le statistiche di Eurostat disponibili sul PIL (2016-2018) e sulla disoccupazione (2017-2019);
  • un aumento delle intensità massime di aiuto per sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia digitale consentendo ulteriori incentivi agli investimenti nelle zone svantaggiate unionali.

Altresì, i nuovi orientamenti stabiliscono diverse maggiorazioni dell'intensità di aiuto: per le regioni ultraperiferiche; per le zone di confine; per le zone di transizione giusta nelle zone più svantaggiate; per le zone in cui si registra un calo demografico.

Con un occhio alle PMI, sono previste intensità massime di aiuto più consistenti rispetto alle grandi imprese.

Inoltre, in generale, si procede ad una semplificazione della struttura degli orientamenti, apportando chiarimenti in ordine ad alcune definizioni e sulla terminologia.

Allo stesso tempo rimangono invariate le misure di salvaguardia per impedire che gli Stati membri utilizzino fondi pubblici per la delocalizzazione di posti di lavoro da uno Stato membro dell'UE a un altro.

Le nuove carte degli aiuti a finalità regionale saranno valide per il periodo 2022-2027, con una revisione intermedia prevista per il 2023.

La Commissione Ue ha stabilito norme in base alle quali gli Stati membri possono redigere le carte degli aiuti a finalità regionale per individuare le zone geografiche in cui le imprese possono beneficiare di aiuti di Stato a finalità regionale (zone assistite) e a quale livello (intensità dell'aiuto).

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