Tfr, il 75% non ha ancora deciso
Pubblicato il 17 maggio 2007
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A 45 giorni dalla fine del semestre di scelta sul Tfr il 75% degli italiani ancora non ha optato, ma il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, conferma l’intenzione di portare, entro la fine dell’anno, le adesioni negoziali dal 13% al 40%. Per questo il Governo ha deciso di intensificare la campagna pubblicitaria, con gli spot radiotelevisivi firmati dal regista turco Ferzan Ozpetek. La strategia dell’agenzia pubblicitaria Armando Testa è quella di concentrarsi su target che necessitano di maggiore attenzione, come i giovani e le donne, e su alcuni territori, come il Centro e il Sud. Il budget della campagna è di 8,5 milioni di euro, la metà dei 17 stanziati in Finanziaria per l’operazione Tfr.
Si segnala, sempre in fatto di Tfr, che è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 112 di ieri il decreto sull’adeguamento dei fondi preesistenti.
Infine, bisogna sapere che, per gli effetti dell’articolo 8, comma 7, lettera c) del decreto legislativo 252/2005, il servizio militare prestato prima del 29 aprile 1993, che dà origine all’accredito figurativo dei contributi, vale come prima iscrizione alla previdenza obbligatoria. Pertanto, ai fini della previdenza complementare, i titoli di accredito figurativo per il servizio militare prima del 29 aprile 1993 sono considerati “vecchi iscritti”, con la possibilità di destinare al fondo anche solo una quota del Tfr. Il riscatto della laurea presenta le stesse caratteristiche se il periodo si colloca prima del 29 aprile 1993.
- ItaliaOggi, p. 39 – Tfr, indecisi 3 lavoratori su quattro
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