Telefonate destabilizzanti dalla ex E’ stalking
Pubblicato il 02 novembre 2016
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Stato d’ansia in base a massime d’esperienza
Nel reato di atti persecutori, la determinazione dello stato d’ansia prescinde dall'accertamento di uno stato patologico e non richiede necessariamente una perizia medica, potendo il giudice argomentare la sussistenza degli effetti destabilizzanti della condotta dell’agente sull'equilibrio psichico della persona offesa, anche sulla base di massime di esperienza.
Prova evento Anche da dichiarazioni e comportamenti vittima
La prova dell’evento del delitto, in riferimento alla causazione nella vittima di un perdurante e grave stato di ansia, deve essere, in altri termini, ancorata ad elementi sintomatici di tale turbamento psicologico ricavabili dalle dichiarazioni della stessa vittima, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall'agente, ed anche da quest’ultima, considerando tanto la sua astratta idoneità a causare l’evento, quanto il suo profilo concreto in riferimento alle effettive condizioni di luogo e di tempo in cui è stata consumata.
Stalking Basta effetto destabilizzante
Per la consumazione dell’evento, deve quindi ritenersi sufficiente che gli atti persecutori abbiano, comunque, un effetto destabilizzante della serenità e dell’equilibrio psicologico della vittima, ovviamente di una certa consistenza.
Sono questi i principi enunciati dalla Corte di Cassazione, quinta sezione penale, in riferimento al reato di stalking, pronunciandosi a favore della condanna ex art. 612 bis c.p. di un’imputata, che aveva ripetutamente ed incessantemente tempestato l’ex fidanzato di telefonate, sms, e – mail, post e messaggi sui social forum, effettuando anche diversi tentativi di avvicinare lo stesso contro la sua volontà.
Invero, a parere della Corte – con sentenza n. 45646 del 31 ottobre 2016 – i giudici dell’appello, nell’assolvere l’imputata, avevano omesso di considerare il rappresentato stato psicologico della persona offesa a seguito della vera e propria alluvione di messaggi indesiderati e contatti di vario genere. Ciò contravvenendo ai principi sopra enunciati, secondo cui gli effetti destabilizzanti sulla sfera psichica della vittima possono desumersi anche da massime di esperienza.
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