Tax credit R&S indebitamente fruito, in consultazione le regole per la restituzione
Pubblicato il 24 maggio 2022
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Sarà disponibile in consultazione pubblica, fino al 25 maggio, lo schema di provvedimento corredato dalla bozza del modello e delle relative istruzioni, che stabilisce le modalità di accesso alla procedura di riversamento spontaneo dei crediti d’imposta per l’attività di ricerca e sviluppo indebitamente utilizzati, maturati nei periodi di imposta a decorrere dal 2015 e fino al 2019.
Eventuali osservazioni degli operatori potranno essere inviate via email all’indirizzo di posta elettronica div.contr.coordinamentoeprogrammazione@agenziaentrate.it.
L’Agenzia terrà conto dei contributi per la stesura del provvedimento definitivo, con l’obiettivo di condividere con tutti i soggetti interessati le scelte sottese all'emanazione di un documento che interessa un comparto strategico per il sistema economico del Paese.
Credito d’imposta per ricerca e sviluppo, regolarizzazione indebiti
In attuazione di quanto previsto dal Decreto Fiscale (Dl n. 146/2021, articolo 5, comma 9), il provvedimento disciplina le modalità e i termini per l’accesso alla procedura che consente di regolarizzare gli indebiti utilizzi in compensazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo previsto dal Dl n. 145/2013, maturato nei periodi di imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Il provvedimento approva, inoltre, il modello per la richiesta di accesso alla procedura di riversamento del credito, da presentare in via telematica entro il 30 settembre 2022.
Il modello è reso disponibile gratuitamente dall’Agenzia delle entrate sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it.
L’istanza si considera presentata nel momento in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle entrate. La prova della presentazione è costituita dalla comunicazione della stessa Agenzia attestante l’avvenuta ricezione.
Come riversare le somme indebite
Per il pagamento di quanto dovuto e regolarizzare la proprio posizione, invece, è stato fissato il termine del 16 dicembre 2022.
L’importo della regolarizzazione deve essere riversato entro il 16 dicembre 2022 in unica soluzione, oppure in tre rate annuali di pari importo, da corrispondere entro il:
- 1° rata: 16 dicembre 2022;
- 2° rata: 16 dicembre 2023;
- 3° rata: 16 dicembre 2024.
Il codice tributo sarà oggetto di una risoluzione in via di pubblicazione mentre, si ricorda, non è possibile avvalersi della compensazione.
Dall’importo si scomputano le somme già versate, sia a titolo definitivo sia a titolo non definitivo, senza tener conto delle sanzioni e degli interessi.
La procedura di riversamento non dà comunque luogo alla restituzione delle somme già versate, ancorché eccedenti, rispetto a quanto dovuto.
In caso di opzione per il versamento rateale, sono dovuti gli interessi calcolati al tasso legale a decorrere dal 17 dicembre 2022.
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