Tax Credit Cinema e Audiovisivo 2021, pronto il decreto
Pubblicato il 15 marzo 2021
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Pubblicato il Decreto Interministeriale n. 70 del 4 febbraio 2021 di MiBACT e MEF recante “Disposizioni applicative in materia di credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva di cui all’articolo 15 della legge 14 novembre 2016, n. 220”.
Con il provvedimento sul tax credit per imprese di produzione cinematografiche e audiovisiva 2021, il Mibact adegua il beneficio all’emergenza Covid, ammettendo videoclip e opere diffuse su piattaforme digitali.
Dopo la registrazione della Corte dei Conti, il decreto in attuazione delle disposizioni della citata Legge sul cinema e sull’audiovisivo sancisce:
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una semplificazione e un incremento delle aliquote;
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un aumento dei tetti massimi di spesa;
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una semplificazione delle procedure con la cessazione delle finestre per richiedere i contributi e domande possibili sempre fino all’esaurimento del plafond;
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risorse a copertura delle spese “per adempiere alle previsioni del Protocollo di sicurezza dei lavoratori cineaudiovisivi” relativo all’emergenza Covid-19.
Nello specifico, all’articolo 2 del decreto sono riconosciuti crediti d’imposta alle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva, in misura non inferiore al 15% e non superiore al 40% del costo complessivo di produzione di opere audiovisive.
Con l’innalzamento dell’aliquota massima al 40%, l’Italia rende ancora più attrattiva l’industria cinematografica e audiovisiva nazionale.
E’ stata, inoltre, operata una semplificazione delle aliquote, così articolata:
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una sola aliquota per il cinema che salirà dal 30 al 40%;
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due aliquote, al posto delle precedenti quattro, per l’audiovisivo, che possono fissarsi al 30 oppure 40%.
L’aliquota del 40% vale anche per i videoclip.
È stata, invece, posticipata al 2022 la riduzione della quota eleggibile, dal 100% all’85%, sulla quale generare il credito d’imposta.
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura non superiore ai seguenti importi:
- in caso di opere cinematografiche, televisive e web, fino all'ammontare massimo di euro 9.000.000 per opera;
- in caso di opere cinematografiche, televisive o web alla cui copertura del costo complessivo di produzione concorrano, per almeno il 30%, risorse provenienti da Paesi al di fuori dell’Italia, fino all'ammontare massimo di euro 18.000.000.
Il produttore beneficiario dei crediti di imposta è tenuto a reinvestire l’80% dell’importo del beneficio entro cinque anni dalla data di riconoscimento definitivo del medesimo credito d’imposta.
L’ammissione al beneficio verrà consentito alle imprese aventi sede legale nello spazio economico europeo, soggette a tassazione in Italia e con una capitale sociale ed un patrimonio netto non inferiore a quarantamila euro, purchè in regola con gli obblighi previdenziali ed assicurativi e non costituite in forma di associazioni culturali e fondazioni senza scopo di lucro, nonché in possesso del codice Ateco J 59.1.
La domanda di tax credit presuppone la richiesta di nazionalità italiana provvisoria ed il possesso dei requisiti di eleggibilità culturale.
La domanda dovrà essere presentata attraverso il portale della DGCinema, tramite gli appositi moduli che il Ministero provvederà a predisporre entro trenta giorni dalla pubblicazione del D.M. tax credit.
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