Tax credit beni strumentali. Ammesso per utilizzo temporaneo all’estero

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Tax credit beni strumentali. Ammesso per utilizzo temporaneo all’estero

Ammessa la fruizione del credito di imposta per beni strumentali tecnologicamente avanzati quando l'attività di manutenzione è svolta fuori dell’Italia.

La legge di Bilancio 2020 ha rivisto la disciplina degli incentivi per le imprese sostituendo l’iperammortamento con un credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi: a beneficiarne imprese che, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 ovvero entro il 30 giugno 2021, a determinate condizioni, effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

Un contribuente fa presente di aver introdotto una tecnologia innovativa, consistente in attrezzature robotizzate, che però, saranno utilizzate per la maggior parte del tempo in cantieri posti al di fuori del territorio nazionale, in quanto l’attività dei clienti richiedenti si trova all’estero.

Posto che i beni strumentali in argomento soddisfano i requisiti richiesti dalla norma per avvalersi del credito di imposta per i beni strumentali tecnologicamente avanzati, l’istante nutre incertezze sul fatto che gli stessi siano destinati a strutture produttive situate all’estero.

Tax credit beni strumentali. Non c’è delocalizzazione per attività manutentiva svolta all’estero

La risposta n. 259/2021, dopo aver analizzato la norma della legge di bilancio citata, considera la questione della destinazione dei beni a strutture produttive estere; ciò, come indicato nella circolare agenziale n. 8/2019, equivale alla delocalizzazione, la cui presenza porta alla riduzione della fruizione di detto credito.

Infatti, il vincolo della territorialità risponde alla ratio di non rendere possibili comportamenti diretti a fruire di un credito quando il bene agevolato non contribuisce al processo di trasformazione tecnologica dell’impresa situata in Italia.

Nel caso presentato, i beni agevolabili verranno impiegati dal beneficiario per la realizzazione di servizi di manutenzione delle tubazioni o per nuove pose, per conto dei propri clienti, svolti prevalentemente presso impianti (pipeline) situati all'estero.

Ciononostante, l’Agenzia delle Entrate ammette la possibilità per il contribuente di fruire del tax credit in parola sul presupposto che il luogo presso cui di volta in volta è realizzato l'intervento di manutenzione non abbia le caratteristiche di struttura produttiva ubicata all'estero.

In sostanza, lo svolgimento di attività di manutenzione eseguita sulle pipeline, con un impiego temporaneo di mezzi e personale (quindi non destinati ad una struttura produttiva estera), anche al di fuori del territorio dello Stato, non realizza un'ipotesi di delocalizzazione.

Condizione necessaria è che i beni agevolabili appartengano alla struttura produttiva italiana sotto il profilo organizzativo, economico e gestionale e che siano utilizzati nell'attività ordinariamente svolta dalla stessa.

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