Sul reverse charge arbitro il contratto
Pubblicato il 14 agosto 2007
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Con la risoluzione n. 220 del 10 agosto 2007, l’agenzia delle Entrate ha precisato che l’esecuzione di controsoffitti o di pareti di cartongesso configura una prestazione di servizi che, se resa sulla base di un contratto di sub-appalto e, in presenza delle altre condizioni previste dalla legge, dà luogo all’applicazione del meccanismo del reverse charge. Secondo l’Agenzia, l’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile dipende dalla tipologia del contratto. In presenza sia di prestazioni di servizi che di cessioni di beni, occorre fare riferimento alla volontà contrattuale espressa dalle parti, per stabilire se sia prevalente l’obbligazione di dare o quella di fare. Se la volontà contrattuale è quella di arrivare ad un risultato diverso e nuovo rispetto al complesso di beni utilizzati per l’esecuzione dell’opera, la prestazione di servizi si deve considerare assorbente rispetto alla cessione del materiale impiegato. Dal caso esaminato è emerso che le parti non hanno pattuito una cessione di materiali con posa in opera, ma hanno inteso affidare alla società che ha presentato l’interpello l’esecuzione di un’opera complessa, da eseguire ad arte, con un risultato diverso rispetto ai beni utilizzati.
- ItaliaOggi, p. 25 – I controsoffitti in reverse charge – Ricca
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