Studi di settore Modelli
Pubblicato il 01 febbraio 2017
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E' arrivata l'approvazione di 193 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, relativi alle attività economiche nel settore delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio, da utilizzare per il periodo d'imposta 2016.
Si ricorda che il decreto fiscale, Dl 193/2016, stabilisce l'eliminazione degli studi di settore, sostituiti dagli indicatori di compliance.
La modulistica da utilizzare per l'annualità 2016 è aggiornata e richiede meno dati
Lo snellimento dei modelli riguarda solo alcuni dati extracontabili, resta invariata la quantità di dati per gli elementi contabili e il quadro A (addetti all'attività).
È invariata anche la struttura (modelli ed istruzioni divisi per comparti a seconda delle singola area di analisi):
- istruzioni generali,
- elementi contabili (quadro F e G),
- personale addetto all'attività (quadro A),
- dati congiunturali (quadro T),
- altre informazioni rilevanti (quadro X),
- ulteriori dati specifici (quadro V).
I modelli, approvati con provvedimento agenziale del 31 gennaio 2017, e le istruzioni definitive relative agli studi da allegare ad Unico 2017, sono disponibili sul sito delle Entrate.
Entrano gli eventi sismici
La parte generale delle istruzioni degli studi di settore presenta due novità:
- sono state aggiornate le cause di non accertabilità finalizzate a gestire anche il nuovo regime forfetario ex articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 190/2014;
- sono state integrate le ipotesi di cause di esclusione relative al "periodo di non normale svolgimento dell'attività" con l'esemplificazione relativa agli eventi sismici (lettera h), che chiarisce che anche i soggetti interessati dagli eventi sismici del 2016, se ricadono nelle circostanze richiamate nella citata circolare, possono ritenere applicabile la causa di esclusione legata al "periodo di non normale svolgimento dell'attività".
Tra le novità: risultano più semplici i quadri A dei diversi studi.
Prevedono due sole strutture:
- una per le attività esercitate in forma di impresa;
- una per le attività esercitate in forma di lavoro autonomo.
Entrambe le strutture sono presenti negli studi relativi ad attività che possono essere esercitate sia in forma di impresa che di lavoro autonomo (cosiddetti studi con "doppio quadro").
- eDotto.com - Edicola del 30 dicembre 2016 - Studi di settore In Gazzetta i decreti con la revisione - A. Lupoi
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