Stranieri: ripartizione delle quote d’ingresso per il triennio 2023-2025

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Stranieri: ripartizione delle quote d’ingresso per il triennio 2023-2025

Con la nota del 15 maggio 2024, n. 1493, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali comunica l’ulteriore attribuzione territoriale delle quote relative ai flussi d’immigrazione anno 2023 per lavoro subordinato (stagionale e non) e anno 2024 per conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato.

Criteri di determinazione delle quote massime

Ai fini dell’ammissione in Italia dei cittadini stranieri residenti all'estero per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, il DPCM del 27 settembre 2023 (c.d. Decreto flussi) ha stabilito le seguenti quote complessive:

  • 136.000 unità per l'anno 2023;
  • 151.000 unità per l'anno 2024;
  • 165.000 unità per l'anno 2025.

Flussi d’ingresso

Facendo seguito alla ripartizione delle quote relative all’anno 2023 di cui al DPCM del 27 settembre 2023 e tenuto conto dei dati comunicati dal Ministero dell’Interno relativamente alle richieste presentate agli Sportelli Unici per l’immigrazione alla data del 31 dicembre 2023, sono state attribuite agli Uffici ulteriori quote destinate agli ingressi nel territorio dello Stato dei lavoratori non comunitari per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale, nei settori agricolo e turistico-alberghiero, direttamente sul sistema “SILEN”.

Altresì, è stata prevista un’ulteriore attribuzione territoriale delle quote di cui all’articolo 6, commi 5 e 6 del decreto flussi per l’anno 2024 al fine di soddisfare le istanze di conversione pervenute sul sistema “SPI 2.0” dei permessi di soggiorno per lavoro stagionale in lavoro subordinato.

Attribuzione delle precedenti quote

Con la nota del 10 aprile 2024, la Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazioni, aveva già attribuito le seguenti quote:

  • agli ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale 25.000 quote indistinte riservate a lavoratori di Paesi che hanno già sottoscritto accordi o intese di cooperazione in materia migratoria;
  • a livello provinciale 4.000 quote riservate a lavoratori subordinati della Tunisia, 6.000 riservate a lavoratori dell’India e 9.500 quote riservate al settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, a prescindere dai paesi di origine;
  • 4.000 quote destinate alla conversione di permessi di soggiorno di lavoratori già presenti in Italia, nella maggioranza dei casi da lavoro subordinato stagionale a lavoro subordinato non stagionale;

Sono state distribuite anche le quote per gli ingressi per motivi di lavoro stagionale, in particolare:

  • 23.000 quote per istanze di lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico alberghiero;
  • 30.000 quote riservate alle istanze di lavoro stagionale nel settore agricolo provenienti dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro;
  • 5.700 quote riservate alle istanze di lavoro stagionale nel settore turistico provenienti dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro.

Attribuzione delle nuove quote

Con la nota in trattazione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha attribuito le ulteriori quote per il triennio 2023-2025, distribuendole nel seguente modo:

  • 10.369 quote destinate al lavoro subordinato stagionale;
  • 2.922 per il lavoro subordinato nei settori autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale, del trasporto passeggeri con autobus, della pesca, degli acconciatori, degli elettricisti e degli idraulici;
  • 3.568 nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria.

 

 

 

 

 

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