Sposo che "fugge", risarcisca le spese
Pubblicato il 16 ottobre 2015
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Con sentenza n. 20889 depositata il 15 ottobre 2015, la Corte di Cassazione, terza sezione civile, ha respinto il ricorso di un uomo, condannato al pagamento di una somma di denaro, a ristoro delle spese sostenute dalla compagna in prospettiva del matrimonio, alla cui promessa lo sposo era venuto meno.
Rifiuto senza giustificazione
In proposito, la Cassazione ha disatteso tutte le cesure del ricorrente, rilevando innanzitutto come gli elementi probatori a disposizione, non fossero idonei ad individuare una giustificata motivazione al rifiuto di contrarre matrimonio.
Nesso tra le spese ed il matrimonio
Per di più, secondo la Corte, è stato correttamente motivato il collegamento tra le spese supportate (e di cui la donna chiedeva la restituzione) ed il matrimonio, atteso che il totale degli esborsi si collocavano tutti in epoca prossima alle nozze, evidenziandone dunque il nesso di causalità.
Del resto – ribadisce la Cassazione – devono ritenersi risarcibili tutte quelle spese (giustificate e finalizzate) che si sostengono in vista del matrimonio. Dunque, nel caso di specie, quelle debitamente provate dalla resistente, sia per l'abito da sposa che per gli arredi ed i lavori di ristrutturazione effettuati nella casa coniugale.
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