Split payment Pa con entrata differita
Pubblicato il 25 luglio 2017
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E' stato pubblicato, nella “Gazzetta Ufficiale” n. 171 del 24 luglio 2017, il decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 13 luglio 2017, con le correzioni al decreto del 27 giugno 2017 contenente norme attuative dello split payment (Dl. n. 50/2017).
Il campo di applicazione del meccanismo dello split payment nell'ambito delle amministrazioni pubbliche, è ampliato attraverso l’eliminazione, dai destinatari della norma, del rifermento all’elenco delle Pa inserite nel conto economico consolidato pubblicato dall’Istat.
Pertanto, dal 25 luglio 2017 (giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto in oggetto), sono coinvolte tutte le amministrazioni che applicano le norme in materia di fatturazione elettronica obbligatoria (art. 1 commi da 209 a 214 della L. 244/2007):
- soggetti di cui al già richiamato elenco ISTAT;
- Autorità indipendenti;
- soggetti di cui all’art. 1 comma 2 del DLgs. n. 165/2001 (le amministrazioni dello Stato, ivi inclusi gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado, le aziende e amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, gli enti territoriali, le istituzioni universitarie, le Camere di Commercio, le aziende e gli enti del SSN, ecc.);
- Amministrazioni autonome.
Criticità della partenza differita
Alla luce del fatto che l'estensione si applica alle fatture per le quali l’esigibilità dell’imposta si verifica a partire dal 25 luglio 2017, si è creata una disparità temporale di applicazione tra le fatture delle amministrazioni entrate subito nel meccanismo (ex decreto del 27 giugno 2017) e quelle entrate in un secondo momento (ex decreto del 13 luglio 2017).
- eDotto.com - Edicola del 15 luglio 2017 - Precisati i destinatari dello split payment - Pichirallo
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