Specializzazioni Forensi: decreto pubblicato in Gazzetta
Pubblicato il 14 dicembre 2020
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Nella Gazzetta Ufficiale n. 308 del 12 dicembre 2020, è stato pubblicato l’atteso Decreto del ministro della Giustizia n. 163 del 1° ottobre 2020 sulle specializzazioni forensi.
Il provvedimento, introduttivo di modifiche al precedente decreto ministeriale n. 144/2015, Regolamento recante disposizioni per il conseguimento e il mantenimento del titolo di avvocato specialista, entrerà in vigore il 27 dicembre 2020.
Settori di specializzazione forense
In particolare, i settori di specializzazione per i quali l'avvocato potrà conseguire il titolo di specialista sono:
- diritto civile;
- diritto penale;
- diritto amministrativo;
- diritto del lavoro e della previdenza sociale;
- diritto tributario, doganale e della fiscalità internazionale;
- diritto internazionale;
- diritto dell'Unione europea;
- diritto dei trasporti e della navigazione;
- diritto della concorrenza;
- diritto dell'informazione, della comunicazione digitale e della protezione dei dati personali;
- diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni;
- tutela dei diritti umani e protezione internazionale;
- diritto dello sport.
Il titolo di specialista potrà essere conseguito in non più di due dei menzionati settori di specializzazione.
Nei settori di diritto penale, civile e amministrativo, il titolo di specialista si acquisisce a seguito della frequenza con profitto dei percorsi formativi ovvero dell'accertamento della comprovata esperienza relativamente ad almeno uno dei rispettivi indirizzi di specializzazione sotto indicati.
Nel dettaglio, viene precisato che al settore del diritto civile afferiscono gli indirizzi:
- diritto successorio;
- diritti reali, condominio e locazioni;
- diritto dei contratti;
- diritto della responsabilità civile, della responsabilità professionale e delle assicurazioni;
- diritto agrario;
- diritto commerciale e societario;
- diritto industriale, della proprietà intellettuale e dell'innovazione tecnologica;
- diritto della crisi di impresa e dell'insolvenza;
- diritto dell'esecuzione forzata;
- diritto bancario e dei mercati finanziari;
- diritto dei consumatori.
Gli indirizzi del settore penale, invece, sono:
- diritto penale della persona;
- diritto penale della pubblica amministrazione;
- diritto penale dell'ambiente, dell'urbanistica e dell'edilizia;
- diritto penale dell'economia e dell'impresa;
- diritto penale della criminalità organizzata e delle misure di prevenzione;
- diritto dell'esecuzione penale;
- diritto penale dell'informazione, di internet e delle nuove tecnologie.
Al settore del diritto amministrativo, infine, afferiscono i seguenti indirizzi:
- diritto del pubblico impiego e della responsabilità amministrativa;
- diritto urbanistico, dell'edilizia e dei beni culturali;
- diritto dell'ambiente e dell'energia;
- diritto sanitario;
- diritto dell'istruzione;
- diritto dei contratti pubblici e dei servizi di interesse economico generale;
- diritto delle autonomie territoriali e del contenzioso elettorale;
- contabilità pubblica e contenzioso finanziario-statistico.
Comprovata esperienza e conservazione del titolo: 10 incarichi per anno
Tra le novità, si segnala il ritocco che riguarda la parte sulla comprovata esperienza che può legittimare il conseguimento del titolo di avvocato specialista: oltre alla maturazione di un’anzianità di iscrizione all'albo degli avvocati ininterrotta e senza sospensioni di almeno 8 anni, l’ulteriore requisito dell’esercizio, negli ultimi 5 anni, assiduo, prevalente e continuativo di attività di avvocato in uno dei settori di specializzazione richiede che gli incarichi professionali fiduciari rilevanti (e di cui va prodotta la relativa documentazione) siano non più "almeno 15 per anno", bensì "almeno 10 per anno".
Parimenti, per dimostrare l’esercizio continuativo della professione nel settore di specializzazione – e ciò ai fini del mantenimento del titolo di specialista – sarà necessario dimostrare di aver trattato, nel triennio, incarichi professionali fiduciari rilevanti per quantità e qualità, "almeno pari a 10" (non più, quindi, 15 per anno).
CNF: passaggio molto importante per l’Avvocatura
La notizia della pubblicazione del Decreto ministeriale sulle specializzazioni forensi è stata accolta con soddisfazione dal Consiglio Nazionale Forense.
In una nota diffusa il 12 dicembre, sul sito istituzionale del CNF, si legge quanto dichiarato in proposito dalla presidente facente funzioni, Maria Masi.
Il testo – viene precisato – costituisce il frutto di una collaborazione virtuosa con il Consiglio nazionale forense e rappresenta “un passaggio molto importante per l’Avvocatura, per il processo di qualificazione dell’avvocato e per i cittadini che avranno maggiori elementi per orientare le scelte di assistenza e di patrocinio”.
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