Sotto controllo il corretto adempimento degli obblighi di comunicazione all’Anagrafe tributaria

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Fa parte dell’ormai avviato disegno di contrasto all’evasione fiscale il blitz che è stato messo a segno, nella giornata del 16 dicembre, dalla Guardia di Finanza e dall’agenzia delle Entrate.

L’operazione di ieri segue il precedente intervento intrapreso nell’ottobre 2009, nei confronti di intermediari finanziari e di filiali di banche svizzere e degli operatori economici che svolgono la loro attività nell’area confinante con la Repubblica di San Marino.

La nuova azione congiunta GdF/Fisco ha interessato 12 società fiduciarie dislocate in cinque regioni d’Italia.

Oggetto dei controlli era il corretto adempimento degli obblighi di comunicazione all’Anagrafe tributaria dei dati relativi alle movimentazioni economiche della propria clientela, soprattutto con riguardo alle operazioni svolte al di fuori di rapporti continuativi. Si è trattato di una “raccolta dati mirata”, che ora possono essere incrociati con altri dati provenienti da database e applicativi della GdF al fine di condurre particolari indagini, non solo di carattere fiscale, come nel caso del riciclaggio.

Secondo quanto commentato dal direttore Accertamento delle Entrate, Luigi Magistro, la “stretta” nei confronti delle società fiduciarie, cioè di quelle società che svolgono attività di amministrazione di beni per conto di terzi, ovvero di gestione di valori a loro affidati dalla clientela, ha lo scopo di evitare che le stesse possano essere utilizzate per scopi di evasione fiscale internazionale.
Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 34 – Verifiche sui registri delle fiduciarie - Mobili

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