Società estinta in corso di causa, ai soci la legittimazione ad impugnare la sentenza

Pubblicato il



A seguito della cancellazione di una società, anche di persone, dal registro delle imprese e, quindi, della immediata estinzione della stessa, consegue l'automatico trasferimento della legittimazione sostanziale e processuale, attiva e passiva, in favore dei soci, i quali diventano parti dei giudizi in corso, ai sensi dell'articolo 110 del Codice di procedura civile, ancorché gli stessi siano rimasti estranei alle precedenti fasi dei giudizi medesimi.

Ne consegue che, ove l'estinzione verificatasi in pendenza del giudizio non sia stata fatta constatare processualmente nei modi di legge, l'eventuale impugnazione della sentenza pronunciata nei riguardi della società deve, a pena di inammissibilità, provenire dai soci o essere indirizzata nei loro confronti.

La stabilizzazione processuale di un soggetto estinto, infatti, non può, comunque, eccedere il grado di giudizio nel quale l'evento interruttivo è occorso.

E' quanto ricordato dalla Corte di Cassazione, prima sezione civile, con sentenza n. 2668 depositata il 11 febbraio 2015.

Nel dettaglio, i giudici di legittimità hanno ritenuto legittimata a proporre impugnazione contro una sentenza emessa a carico di una Snc estinta, la titolare di una ditta individuale derivante dalla trasformazione della Snc medesima.
Allegati Links

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito