Sisma 2016, arriva il nuovo contributo per il disagio abitativo

Pubblicato il



Sisma 2016, arriva il nuovo contributo per il disagio abitativo

Novità per quanto riguarda gli interventi in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016.

Le prevede il Commissario straordinario de Governo per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.

Con l’ordinanza del 24 luglio 2024 – presente nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2024 – viene stabilito che il Contributo di autonoma sistemazione (CAS) viene sostituito dal Contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione.

Questo a partire dal 1° settembre 2024.

Si tratta, spiega il Commissario alla ricostruzione, di un cambiamento di prospettiva importante, legato a una nuova fase della ricostruzione che ormai è pienamente avviata nella maggior parte del cratere. Prioritario è presentare i progetti di ricostruzione delle prima case che si trovano ancora in stallo.

Contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione

Dal 1° settembre 2024, cesserà l'erogazione del contributo per l'autonoma sistemazione (CAS) previsto dall'articolo 3 dell'ordinanza n. 388 del 26 agosto 2016 del Capo del Dipartimento della protezione civile, con tutte le sue modifiche successive.

Dopo il 1° settembre e fino al 31 dicembre 2024, sarà introdotta una nuova misura di assistenza abitativa chiamata contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione.

Questo sarà disposto a favore delle famiglie che precedentemente ricevevano il contributo per l’autonoma sistemazione e che hanno subito la distruzione totale o parziale, o danni gravi alle loro abitazioni principali, abituali e continuative a causa dei terremoti che hanno colpito le Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dal 24 agosto 2016.

Il contributo copre anche i casi in cui le abitazioni debbano essere sgomberate per permettere lavori di miglioramento o adeguamento sismico.

Tuttavia, non è previsto per coloro che, al momento dei terremoti, risiedevano stabilmente in immobili affittati, escludendo gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.

ATTENZIONE: I soggetti devono avere presentato richiesta di sostegno finanziario per lavori di riparazione con miglioramenti o adeguamenti sismici, o per la ricostruzione degli immobili, conformemente a quanto stabilito dal decreto-legge n. 189 del 2016 e dalle relative ordinanze commissariali relative alla richiesta di contributo per il restauro degli edifici.

Importo del contributo per il disagio abitativo per la ricostruzione

Il contributo è così stabilito:

  • euro 400,00 mensili per i nuclei familiari composti da una sola unità;
  • euro 500,00 mensili per i nuclei familiari composti da due unità;
  • euro 700,00 mensili per i nuclei familiari composti da tre unità;
  • euro 800,00 mensili per i nuclei familiari composti da quattro unità;
  • euro 900,00 mensili per i nuclei familiari composti da cinque o più unità.

NOTA BENE: Viene previsto un contributo aggiuntivo di euro 200,00 mensili se nel nucleo familiare sono presenti:

  • persone di età superiore a 65 anni,
  • persone portatrici di handicap,
  • disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67 per cento.

L’importo aggiuntivo è concesso per ognuno dei soggetti citati, anche oltre il limite massimo di euro 900,00 mensili previsti per il nucleo familiare.

Inoltre, va considerato ai fini della quantificazione del contributo da assegnare al nucleo familiare anche il lavoratore impegnato in attività di assistenza domiciliare a persona non autosufficiente la quale dimorava in unità immobiliare dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici e occupato in forza di contratto di lavoro regolarmente registrato che prevede la convivenza e un impegno lavorativo non inferiore alle 25 ore settimanali.

Dal 1° settembre 2024 il contributo in parola viene erogato dai comuni in favore delle famiglie già percettori del contributo per l'autonoma sistemazione in regola con le disposizioni e le prescrizioni vigenti alla data di entrata in vigore dell’ordinanza 24 luglio 2024.

Chi sono gli esclusi

A differenza del contributo per l'autonoma sistemazione (CAS), la nuova misura esclude coloro che, al momento dei terremoti, vivevano in affitto, ad eccezione degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che non hanno ricevuto un'altra unità abitativa dello stesso tipo.

Il "nuovo" contributo verrà erogato fino alla ricostituzione delle condizioni necessarie per il ritorno nell'abitazione originale.

È importante notare che il diritto al contributo cessa anche quando il beneficiario trova una nuova sistemazione permanente.

Erogazione della misura

La domanda per beneficiare del contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione deve essere presentata annualmente, tramite una procedura online, entro il 31 marzo di ogni anno.

Ogni beneficiario è tenuto a confermare il mantenimento dei requisiti necessari per ottenere il contributo.

Questi includono, ad esempio, l'aver effettuato (o essere in tempo per effettuare) riparazioni immediate su proprietà di cui si detengono diritti, o il non aver spostato la residenza o il domicilio fuori dalle regioni di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria.

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito