Sicurezza, corrette le sanzioni

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Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, sta mettendo a punto una bozza di correttivo al Testo unico della sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione per ciò che riguarda l’aspetto sanzionatorio. Le correzioni saranno valutate anche dal ministero della Giustizia prima di arrivare a Palazzo Chigi e in esse saranno accolte molte richieste avanzate anche dal mondo imprenditoriale per cercare di equilibrare la disciplina del Dlgs 81/08, con l’intento di limare i profili di maggiore repressione e valorizzare invece le misure dirette alla formazione dei dipendenti. L’intervento del Dicastero è orientato verso tre direttrici fondamentali: la riduzione dell’importo delle ammende; l’abrogazione delle due ipotesi per cui il testo unico attualmente prevede l’arresto obbligatorio del datore di lavoro; la revisione delle norme sulla responsabilità dell’impresa per escludere l’applicazione “automatica”, senza alcuna accertamento di una colpa o di una negligenza da addebitare alla società in caso di incidenti sul lavoro. Per ciò che riguarda le ammende, il decreto correttivo al Testo unico approvato dal Governo Prodi prevede che gli incrementi di valore delle multe dovrebbero essere più contenuti (intorno al 50%). Vengono abolite le due ipotesi di violazione delle regole del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro per le quali è previsto l’arresto obbligatorio, per introdurre al loro posto il principio di alter natività tra arresto e ammenda.
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