Servizi telematici Giustizia: gli strumenti per udienze a distanza
Pubblicato il 03 novembre 2020
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Sul Portale telematico della Giustizia è stato pubblicato il provvedimento del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria del ministero della Giustizia - Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati, in cui sono individuati gli strumenti di partecipazione a distanza per lo svolgimento delle udienze civili, delle udienze penali e degli atti di indagini preliminari.
Questo, per come previsto dall’art. 221, commi 6, 7 e 9, del DL n. 34/2020 e successive modifiche, e dall’art. 23, commi 2, 4, 5 e 9 del recente DL n. 137/2020 (DL Ristori).
Udienze telematiche: nuove indicazioni dopo Dl Ristori
Nel provvedimento, datato 2 novembre 2020, sono individuati anche i sistemi telematici per le comunicazioni o notificazioni relative agli avvisi ed ai provvedimenti adottati nei procedimenti penali ai sensi dell’art. 83, commi tredicesimo, quattordicesimo e quindicesimo, del DL n. 18/2020, e successive modifiche.
In particolare, per lo svolgimento delle udienze civili, nelle ipotesi prevista dall’art. 221, commi 6 e 7, del DL n. 34/2020, e successive modifiche, vengono indicati i collegamenti MVC2 o MVC3, indicati alle lettere c) e d) dell’art. 2 del medesimo provvedimento, ed ossia:
- “MVC2: servizio reso con canale di comunicazione criptato su rete telematica pubblica utilizzabile sia dall’interno sia dall’esterno della Rete Unitaria Giustizia, senza sala regia, con un sistema di gestione e controllo su cloud ibrido in aree (tenant) di data center ubicati nel territorio dell’Unione Europea (Repubblica di Irlanda e Regno dei Paesi Bassi) e amministrate dalla Direzione generale dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia che detiene in via esclusiva le chiavi di accesso ai log di sessione; assicura il collegamento audiovisivo a distanza sino ad un massimo di 250 partecipanti e con la visibilità contemporanea, allo stato, di 9 di essi;
- MVC3: servizio reso con canale di comunicazione criptato su rete telematica pubblica utilizzabile sia dall’interno sia dall’esterno della Rete Unitaria Giustizia, senza sala regia, con un sistema di gestione e controllo in data center dell’Amministrazione; assicura il collegamento audiovisivo a distanza sino ad un massimo di 250 partecipanti e con la visibilità contemporanea di 5 di essi”.
Per lo svolgimento delle udienze penali e degli atti delle indagini preliminari a distanza, viene fatto riferimento ai quattro collegamenti di cui all’art. 2 del provvedimento (MVC0, MVC1, MVC2 o MVC3). Oltre i due collegamenti sopra individuati sono quindi utilizzabili anche:
- “MVC0: servizio di videoconferenza in via di dismissione dal 31.12.2019 e reso alle medesime condizioni della MVC1 su piattaforma di gestione AVAYA – Equinox, ma con sistema di codifica e decodifica basato su tecnologia Lifesize degli apparati del contratto Lutech s.p.a. e con gli stessi limiti descritti al punto b);
- MVC1: servizio basato su piattaforma AVAYA-Equinox, che consente il collegamento audiovisivo tra l’aula di udienza ed il luogo della custodia, con canale di comunicazione criptato, realizzato su rete telematica dedicata, interna alla Rete Unitaria Giustizia, con sala regia dedicata, sistema di gestione e controllo su infrastruttura dell’Amministrazione e con il limite massimo di 75 procedimenti contemporanei, per un numero complessivo massimo di 360 aule/sale collegabili tra loro e con la possibilità di visibilità reciproca fino a 20 aule/sale”.
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