Sede dell'impresa individuale anche nella residenza del titolare

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Sede dell'impresa individuale anche nella residenza del titolare

Il Ministero dello Sviluppo Economico fornisce chiarimenti, a mezzo parere, in merito alla sede dell'impresa individuale specificando che detta sede può non coincidere con il luogo in cui avviene lo scambio o la produzione di beni o servizi.

Può accadere che l'imprenditore, per personali esigenze organizzative, abbia la necessità di collocare la sede dove viene svolta l'attività di organizzazione dei fattori produttivi (la propria residenza o il proprio studio professionale) invece che nel luogo in cui avviene lo scambio o la produzione di beni o servizi.

Quando ciò avviene, precisa il parere prot. n. 283970 del 28 dicembre 2015, il titolare dell’impresa deve iscrivere la sede “principale” presso l’ufficio del registro delle imprese della competente camera di commercio, e denunciare l’avvio dell’attività presso una diversa localizzazione (può essere anche una diversa provincia).

Se nel momento in cui si denuncia l’avvio dell’attività presso l’unità locale, la sede risulta “inattiva”, il titolare deve procedere all’apposita comunicazione nei confronti del registro delle imprese competente per la sede, diretta a dichiarare, tra l’altro, la data di inizio dell’attività dell’impresa (nel suo complesso) e l’attività prevalente dell’impresa (sempre nel suo complesso), secondo quanto previsto dalle istruzioni contenute nella circolare n. 3668/C del 27/02/2014.

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